FUNERAL ORATION – Antropomorto

Pubblicato il 12/03/2024 da
voto
7.0
  • Band: FUNERAL ORATION
  • Durata: 00:37:46
  • Disponibile dal: 22/03/2024
  • Etichetta:
  • Avantgarde Music

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Sono passati ben trentacinque anni da quando si sono formati i tarantini Funeral Oration, e solo ora esce appena il loro terzo full length – troppo poco per uno dei gruppi storici del metallo estremo nostrano.
Ancora oggi in molti si ricordano il debutto “Sursum Luna” sebbene parliamo del lontano 1996. Poi però la band cadde in oblio, per ritornare appena nel 2019 con il secondo lavoro intitolato “Eliphas Love”. Nonostante queste lunghe assenze, il nuovo “Antropomorto” sembra un lavoro nato da un gruppo che non ha mai abbandonato la pista e specialmente che non ha mai dimenticato lo stile della vecchia scuola.
Si può dire che i Funeral Oration abbiano incredibilmente mantenuto in vita parte di quello spirito originario, soprattutto in loro è ancora riconoscibile quell’impronta tipica e riconducibile a parte della scena italiana dedita all’occulto: blasfemia malata e vomitata in lingua italiana, atmosfere liturgiche, parti sinfoniche con l’organo, un tocco diabolico che riproduce in musica l’essenza dell’anticristianità made in Italy.
Bene ha fatto la nostrana Avantgarde a credere ancora in questi ragazzi, perché l’album in questione ha un suo spessore. Poco importa se lo stile è più classico come i primi brani, o più attuale, come nella seconda parte della release, il sound della band è il frutto di una commistione death/black metal, con talvolta un tocco thrash, inserita alla perfezione nella tradizione tricolore.
I fan di Necromass, Mortuary Drape, ma anche Abhor e altre band black metal del nostro panorama, non dovrebbero fare troppa fatica a digerire ed assimilare questa lugubre release che puzza tanto di morte e blasfemia (pensiamo a “Cloaca Cattolica” tanto per fare un esempio lampante): c’è la giusta potenza nel sound grazie ad una produzione compatta, e c’è soprattutto tanta atmosfera che sa d’incenso e di marcio.
La band convince anche quando spinge sull’acceleratore, come nell’ottima “Il Serpente della Genesi”, di certo il brano più d’impatto dell’intero lavoro. Anche il riff black metal qui presente, sebbene sia molto elementare, ha un ottimo impatto e contiene quel poco di melodia capace di creare un po’ di atmosfera che si va ad alternare alle parti più violente del brano. “Notturno Sepolcrale” è, invece, un brano sinfonico al passo con i tempi, piuttosto diverso ad esempio dall’opener “Plenus Larvarum” dal sapore retrò.
Questa diversità mostra però una doppia anima interessante che dimora nei Funeral Oration. Un ritorno che è forse più convincente oggi che non ai tempi di “Eliphas Love”; sperando che stavolta i Nostri riescano a dare continuità.

TRACKLIST

  1. Plenus Larvarum
  2. Amor Obsessio
  3. Cloaca Cattolica
  4. Il Serpente Della Genesi
  5. Notturno Sepolcrale
  6. Stregheria
  7. Ebbrezza Pagana
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