8.0
- Band: GALNERYUS
- Durata: 01:04:55
- Disponibile dal: 10/10/2012
- Etichetta:
- VAP
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E’ la città di Osaka a dare i natali ai Galneryus, autentica cult band della scena power metal. Fondati nel 2001, il loro approccio altamente fedele alle sonorità tipiche della scena nordeuropea – ma con un evidente ed immancabile richiamo alla cultura giapponese – ha subito colpito l’attenzione sia dei fan del Sol Levante, da sempre grandi appassionati di questo sound, sia i seguaci provenienti dal vecchio continente, in continua ricerca di interessanti realtà. Il quintetto nipponico mostra da subito tecnica invidiabile che, unita ad un’ispirazione compositiva elevatissima, forma una proposta sonora esplosiva. Velocità sempre sostenute e rimandi piuttosto chiari a Dragonforce, Sonata Arctica e Stratovarius hanno costituito la fortuna di molti lavori della formazione, che forse è riuscita a trovare il culmine proprio ora con questo favoloso, ottavo lavoro in studio: “Angel of Salvation”.
Il sound pomposo e sinfonico dei Nostri esplode con vigore con le prime note, quelle affidate all’intro “Reach to the Sky”, brano che prepara la strada al power metal arioso e roboante di “The Promised Flag”, un viaggio spedito accompagnato dal cantato squillante e soave di Masatoshi Ono ‘Sho’ e lanciata da una parte centrale strumentale esaltante, dove chitarre e tastiere si intrecciano alla perfezione. Ancora ritmi sostenuti con la seguente “Temptaion Through The Night”, brano scoppiettante spinto dalla batteria dinamica e vigorosa di Junichi Satoh e dall’hammond di Yuhki. Le linee vocali, scritte principalmente in giapponese, si stampano subito in testa in particolare durante il melodicissimo ritornello che, all’ultimo giro, lascia spazio ad un finale barocco. Riff più possenti si fanno vivi nel midtempo corposo ed avvolgente che risponde al nome di “Lonely As A Stranger” prima che si ritorni ai ritmi forsennati che esaltano le melodie avvincenti di “Stand Up For The Right”, power song magistrale che sembra essere stata forgiata nelle fredde terre scandinave. Se “Lament” sarebbe una perfetta colonna sonora per qualche cartone animato di produzione giapponese, la sinfonica ed orchestrale “Infinity” si stampa in testa con un sound possente che al suo interno riesplode sulle note vorticose suonate dalle sei corde del virtuoso chitarrista Syu. Si giunge così alla titletrack, suite di oltre quattordici minuti dove tutte le capacità tecniche e compositive della band vengono esaltate tra passaggi sinfonici, accelerazioni e lunghi passaggi strumentali.
Manca forse un po’ di varietà all’interno della proposta musicale del quintetto nipponico ma i Galneryus grazie ad un lavoro ispirato, tecnico ed altamente professionale come “Angel Of Salvation” non solo confermano il loro attuale status di top metal band giapponese ma si candidano tra gli act più esplosivi ed interessanti dell’intera scena power metal mondiale.