7.5
- Band: GALVANIZER
- Durata: 00:30:46
- Disponibile dal: 28/02/2018
- Etichetta:
- Everlasting Spew Records
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A breve distanza da una apprezzata serie di demo, i Galvanizer si ripresentano al pubblico con un primo full-length che conferma tutto il loro entusiasmo e il loro estro compositivo. Se i tre brevi lavori rilasciati fra il 2014 e il 2016 hanno fatto in modo che la death-grind band finlandese ricevesse la meritata attenzione fra i sempre più numerosi cultori dell’underground, il nuovo “Sanguine Vigil” dona ulteriore spinta alla carriera del gruppo, ora alfiere di una proposta ancora più compatta e riconoscibile. Musicalmente molto omogeneo, il disco si basa quasi del tutto su brani tesi e concisi in cui possiamo ritrovare sia elementi della tradizione grindcore, sia telluriche vibrazioni più vicine alla vecchia scuola death metal finnica e svedese, il tutto reso un unicum dalla notevole capacità d’interpretazione degli autori. Uno dei primi elementi positivi dell’opera è infatti rappresentato da una complessiva omogeneità riscontrabile sia a livello stilistico, sia nella qualità delle composizioni: i Galvanizer non battono terreni inesplorati, ma hanno il pregio di riuscire ad interpretare al meglio il (sotto)genere che sta loro più a cuore, evitando accuratamente inutili ambiguità o derive più pretenziose potenzialmente in grado di mettere a nudo limiti tecnici o interpretativi. La lunga e vagamente melodica title track segna una sorta di spartiacque nel lavoro, ma anche questa canzone un filo più “sperimentale” si rivela lontana dall’essere una parentesi troppo diluita e la tracklist non finisce per subire un generale abbassamento di tensione. Per il resto, la band va dritta al sodo, spingendo sempre su una formula che, nel suo assemblare snelle strutture di marca grind con la potenza del death metal, non fa prigionieri, innescando attacchi su ogni fronte. La band è ispirata e, a conti fatti, ci mette davanti esattamente quello che ci si aspettava da loro a questo punto della carriera; queste dieci tracce rappresentano un affinamento della proposta coniata con i demo, ma riescono al tempo stesso a mantenere intatte sia la spontaneità che la credibilità dei ragazzi. Considerateli una valida alternativa ai vostri ascolti a base di Machetazo, primi Xysma, Looking For An Answer e Vomitory.