7.5
- Band: GAMA BOMB
- Durata: 00:36:06
- Disponibile dal: 09/04/2013
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music:
A ben quattro anni di distanza da “Tales From The Grave In Space” tornano i Gama Bomb con un nuovo ed elettrizzante album che li rinsalda in cima al trio che regna nel filone del crossover-thrash metal, assieme ai Municipal Waste e ai Toxic Holocaust. Gli irlandesi, infatti, infarciscono da sempre le proprie composizioni con vibrazioni punk/hardcore, caratterizzandole inoltre con un approccio vocale molto vario, che riprende ora i cori in stile americano ora le melodie vocali di un cantante mai banale quando adopera la sua ugola. A fine ascolto, il cronometro segna 36 minuti circa di pura adrenalina canalizzata in dodici canzoni con la costanza dell’headbanging dalla prima all’ultima nota. Ma non è forse il coinvolgimento, quello che ci si aspetta da un disco dei Gama Bomb ? Al bando le sperimentazioni, gli irlandesi sono una band capace di smuovere la fisicità dell’ascoltatore, specie dal vivo. Questo risultato è frutto, oltre che del genere in cui si cimentano – che si presta benissimo a esibizioni live devastanti – anche della maestria con la quale i musicisti si approcciano al processo di songwriting, arte in cui sono bravissimi. Ma diamo una descrizione seppur sommaria di qualche canzone, scelte fra quelle che più ci hanno colpito, stante l’alta qualità media di tutta la scaletta: “The Wrong Stuff” apre l’album con un interessante e melodico preambolo prima dell’inizio delle percussioni; di qui in poi sarà solo un percuotere vivo, un assaporare le vibrazioni punk e hardcore ingentilite dai suoni curati e molto caldi. “Legend Of Speed” pone subito l’accento sulla maiuscola prestazione vocale del singer dall’ottima ugola e dal velocissimo “speech”: il suo tono, mai brutale ma sempre incisivo, si sposa perfettamente con il ritmo incalzante perpetuato dalla sezione ritmica. Traccia top è poi “Terrorscope”, non a caso scelta per un video promozionale, con il cantante perennemente a occupare la scena e con un ritmo incalzante, fatto salvo il break melodico dove i Gama Bomb dimostrano di saper arrangiare con assoli di chitarra di buona fattura. Inutile citare altre canzoni, tutte più o meno sulla falsariga di quanto già scritto, mentre al tutto si aggiunga la solita vena ironica che caratterizza il disco, dalla copertina ai titoli delle canzoni, taluni veramente geniali. Altro disco di ottima fattura, quindi, per gli irlandesi, con un’unica differenza rispetto al precedente “Tales From The Grave In Space”: questa volta, per ascoltare il disco, bisognerà acquistarlo.