7.0
- Band: GARY HUGHES
- Durata: 00:50:00
- Disponibile dal: 20/09/2003
- Etichetta:
- Frontiers
- Distributore: Frontiers
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Il grande successo ottenuto da “Avantasia”, la famosa metal opera partorita dal giovane Tobias Sammet, senza ombra di dubbio ha iniziato un trend che a distanza di ben due anni non sembra ancora essersi assopito. Questa volta tocca a Gary Hughes, voce e leader dei britannici Ten, dare sfogo a tutta la sua fantasia e raccontarci in musica il contept di Re Artù grazie a “Once And Future King”: una doppia rock opera divisa in due uscite (la seconda prevista per Ottobre) piena zeppa di grandi nomi quali Bob Catley, D.C. Cooper, Sean Harris e Dougie White, tanto per citare i maggiori. L’opener “Excalibur”, brano epico e metallico, finisce subito per disorientare le aspettative dell’ascoltatore per la sua diversità dagli altri brani che invece ci propongono un hard rock dalle forte tinte melodiche, dominato da voci, chitarre e tastiere. Le asce di Chris Francio si sfogano su “Sinner” tramite riffoni pesanti, purtroppo sempre affiancati da keyboards che ne diminuiscono la potenza ed il mordente. Parlando dei vocalist, Hughes in primis ed il leggendario Bob Catley sono autori di una prova convincente, purtroppo lo stesso non si può dire per le performances di Damian Wilson e Sean Harris, il loro cantato è troppo innocuo e posato per il tipo di brani. Pensare a alla già citata “The Sinner” eseguita da un ugola potente e carismatica come quella di un Glenn Hughes avrebbe giovato non poco al brano, mentre il ”tranquillo” Harris finisce per soffocarne l’energia. Prendendo in esame la produzione, da una vecchia volpe come Gary Hughes è lecito aspettarsi suoni cristallini e puliti, così accade su “Once And Future King”, in ogni brano gli strumenti sono facilmente distinguibili e ben amalgamati fra loro. Questa ennesima rock opera di certo non sconvolgerà la scena hard rock/heavy metal, la proposta non ha nulla di innovativo, nonostante la qualità del lavoro sia ineccepibile! Se la seconda parte di “Once And Future King” non denoterà alcun calo di qualità, potremo vantarci di avere nei nostri scaffali un’altra prove di gran classe.