7.0
- Band: GATECREEPER
- Durata: 00:43:51
- Disponibile dal: 04/10/2019
- Etichetta:
- Relapse Records
- Distributore: Audioglobe
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L’esperienza maturata in tour dopo il buon successo del debut album “Sonoran Depravation” e una maggiore disponibilità di risorse in studio hanno dato una piccola sterzata alla proposta dei Gatecreeper, i quali hanno arricchito la loro base swedish death metal con qualche altro spunto. Fattisi segnalare tre anni fa per un sound decisamente debitore dei Dismember più corposi e anthemici (quelli di “Massive Killing Capacity”, per intenderci), gli statunitensi proseguono oggi sulla strada del groove denotando però un filo di versatilità in più. Quella particolare matrice svedese su “Deserted” è ancora indubbia, ma quest’ultima viene ora mischiata a un tiro che farebbe piacere ai Crowbar (influenza peraltro già riscontrabile in certi tratti dell’esordio) e ad un feeling battagliero che inevitabilmente rimanda ai Bolt Thrower. Questo arrotondamento degli spigoli valorizza la componente melodica e rende vari episodi meglio identificabili, a partire dalla opener-titletrack per arrivare a tracce come “From the Ashes” e “Absence of Light”. Anche i brani che tornano alla formula di origine risultano inoltre un poco più stratificati e tutto sommato più intriganti rispetto a quanto offerto nelle uscite precedenti. In generale, si ha dunque l’impressione di trovarsi al cospetto di un gruppo più maturo, che ha fame di risultati ma che non ha la presunzione di avere già imparato tutto, nonostante negli USA vi sia già parecchio hype attorno al loro nome. Con “Sonoran Depravation” i cinque ci erano quasi parsi dei ragazzi di campagna appena giunti in una metropoli, timorosi di allontanarsi dai pochi luoghi a loro familiari, mentre questo secondo full-length ci presenta una realtà maggiormente sciolta e incline all’esplorazione. Ad essa oggi va una bella pacca sulla spalla, mentre per l’applauso convinto serviranno ulteriore personalità e ancora più verve.