6.5
- Band: GEIST
- Durata: 00:39:40
- Disponibile dal: 10/07/2006
- Etichetta:
- Cold Dimensions
- Distributore: Masterpiece
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
Grande era l’attesa per l’uscita del secondo album dei tedeschi Geist dopo l’ottimo debutto “Patina” del 2005. Ora esce il suo successore per la sempre attenta e giovane Cold Dimensions, l’etichetta dei Lunar Aurora tanto per capirci, che però delude in parte le aspettative. La band guidata da Alboin, infatti, vira leggermente il proprio stile verso un black metal sempre notturno, ma con un pizzico in meno di atmosfera. “Kainsmal” rimane in tutto e per tutto un CD ‘tedesco’, perché sempre nei Geist si sente la provenienza della band, in ogni canzone, sebbene stavolta sia andato perduto quel legame eccelso che la band aveva saputo instaurare nel debut, dipingendo con le note l’atmosfera racchiusa nella decadente letteratura tedesca, specie quella romantica dell’800. Le parti più atmosferiche e notturne, quelle che ti trascinavano all’interno della Nera Foresta, hanno lasciato il posto a un black metal più canonico, con pochi rallentamenti, anche se il riffing per fortuna è sempre espressivo con un tocco melodico-malinconico di tutto rispetto. Niente capolavoro stavolta, ed è un peccato, ma i Geist si segnalano tra le nuove leve più genuine del suolo germanico, con una vena artistica oscura quanto intrigante e personale. Con una frase si può dire che si sono avvicinati di più agli Helrunar e si sono maggiormente distanziati da quello che era il richiamo poetico dei primi Empyrium. Peccato, ma “Kainsmal” per questo non è un album da gettare.