GEORGE KOLLIAS – Invictus

Pubblicato il 28/05/2015 da
voto
7.0
  • Band: GEORGE KOLLIAS
  • Durata: 00:54:38
  • Disponibile dal: 18/05/2015
  • Etichetta:
  • Season Of Mist
  • Distributore: Audioglobe

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L’esordio solista di George Kollias sulla carta poteva essere tante cose: un mero espediente per sfilare qualche soldo dalle tasche dei fan dei Nile, una folgorante sorpresa da parte di uno dei musicisti più amati in ambito estremo e non, oppure un dignitosissimo album death metal, della serie “bello sì, ma senza strafare”. Ebbene, dopo attenti e ripetuti ascolti, crediamo che “Invictus” possa essere ascritto a quest’ultima categoria, con buona pace delle malelingue sempre pronte ad infangare un certo tipo di operazioni o di chi, al contrario, si aspettava un capolavoro che stravolgesse le sorti di questo 2015 metallico. Nulla per cui strapparsi i capelli, insomma, ma che non merita neppure di finire senza ragioni nel dimenticatoio, riassumibile come una miscela omogenea di Nile (guarda caso) e Behemoth, ossia le due formazioni-simbolo degli ultimi quindici anni di death metal. Approfondendo meglio la questione e sorvolando su una performance ritmica straordinaria, veramente ai limiti dell’umano, sorprende vedere il Nostro così a proprio agio nei panni di cantante e chitarrista: il growling risuona spontaneo e selvaggio, non troppo distante da quello dell’amico/collega Dallas Toler-Wade, mentre il guitar-work si distingue fin dalle primissime battute per la sua eleganza e per la sua capacità di coniugare aperture solenni e maestose con parti tecniche e serrate, durante le quali è praticamente impossibile non pensare ai suddetti mostri sacri (sentire una “Shall Rise/Shall Be Dead” per credere!). Questa, come si può facilmente intuire, è sia la croce che la delizia di “Invictus”, opera dal songwriting solido e trascinante ma che dal punto di vista dell’originalità e della personalità non ha granché da offrire all’ascoltatore di turno. La domanda sorge quindi spontanea: vale la pena spendere tempo e denaro per questi cinquanta minuti abbondanti di musica? Se dischi come “Annihilation Of The Wicked” o “Demigod” sono il vostro pane quotidiano e se apprezzate le sonorità descritte, sì, non perdete altro tempo e correte subito ai ripari. Vi divertirete un mondo. Se invece siete alla ricerca di qualcosa di più audace, be’… fatevi prima qualche conto.

TRACKLIST

  1. Echoes Of Divinity
  2. Invictus
  3. The Passage
  4. Aeons Of Burning Galaxies
  5. Shall Rise/Shall Be Dead
  6. Voices
  7. Treasures Of Nemesis
  8. Apocalypse
  9. Epitaph
  10. Through Empty Eyes Of Light
  11. Buried Under The Flames
6 commenti
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