7.0
- Band: GLORYHAMMER
- Durata: 00:49:33
- Disponibile dal: 31/05/2019
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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I Gloryhammer tornano con il terzo capitolo della loro saga fantascientifica, che vede come protagonista il principe scozzese Angus McFife, in lotta contro il suo acerrimo avversario Zargothrax. Con i due primi album la band si era messa in evidenza per un power metal di buona fattura, condito da un tono scanzonato e divertente, alla base di questa strampalata storia. Con questo nuovo “Legends From Beyond The Galactic Terrorvortex” il gruppo scozzese prosegue ovviamente su questa falsariga, proponendo dunque un power molto classico di stampo teutonico (Helloween, Gamma Ray, Running Wild, ecc.), con inserti sinfonici e cinematografici, che tanto potrebbero far pensare ai Rhapsody Of Fire.
Superata l’intro, si ritrovano subito dei brani niente male, con ritmi veloci e dei refrain praticamente irresistibili (dai titoli spesso improbabili), quali “The Siege Of Dunkeld (In Hoots We trust)”, l’anthemica “Masters Of The Galaxy”, “The Land Of Unicorns” e “Legendary Enchanted Jetpack”. C’è spazio anche per una traccia quasi autocelebrativa, ovvero l’omonima “Gloryhammer”, mentre particolare è il ritornello di “Hootsforce”, caratterizzato da una forte allitterazione, che lo fa sembrare quasi una sorta di scioglilingua. La band dà poi il meglio di sè nella conclusiva “The Fires Of Ancient Cosmic Destiny”, una suite di oltre dodici minuti, suddivisa in cinque parti, per quanto a dire il vero risulti anche un po’ spezzata nel suo articolarsi da alcune parti parlate.
Fatta una breve analisi della tracklist, per questo “Legends From Beyond The Galactic Terrorvortex” vale un discorso analogo a quanto fatto in passato per gli album che lo hanno preceduto: il punto di forza dei Gloryhammer non è certo caratterizzato dall’originalità, anzi, al contrario la band sembra voler quanto mai farsi identificare in tutti i clichè del genere ma, in tal senso, bisogna riconoscere come riesca ad essere ineccepibile, grazie ad una serie di tracce azzeccate, davvero coinvolgenti, travolgenti e divertenti. Oggi magari un disco del genere potrebbe suonare quasi anacronistico, ma se siete rimasti affezionati al power metal degli anni ’80-’90, questo full-length fa senza dubbio al caso vostro.