7.0
- Band: GOATBURNER
- Durata: 00:33:31
- Disponibile dal: 27/09/2019
- Etichetta:
- Time To Kill Records
- Distributore: Goodfellas
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Primo full-length per i finnici Goatburner, duo dedito alle feroci e caotiche arti del death metal. Sebbene il marchio di fabbrica scandinavo sia ben impresso sulla musica dei Nostri, già nelle formazioni di Ratface, Rotten Sound, Age Of Woe, Skulmagot, non manca qualche apertura a lidi sludgy che bilanciano il feeling novantiano con un’aria, pur sempre insalubre, di fattura meno europea. Il disco parte benissimo, mettendo subito in chiaro il mood di questo “Extreme Conditions”, con un primo pezzo che gira attorno a tutto quello che saranno questi trentatré minuti: urla atroci, parti lente, momenti grind, tanto tupatupa e un gusto per il riffing vecchia maniera che da queste parti non smetterà mai di farci piacere. Non c’è molto da parlare dei singoli brani, vista la furia che senza distinzione viene sprigionata in “Extreme Conditions”: il buon lavoro dei due ragazzi risiede in una varietà compositiva azzeccata, che fa si che nessun pezzo prevalga troppo sull’altro, laddove ogni brano ha il suo momento di gloria ferina. La sensazione è che i Goatburner abbiano preso tre decadi di variazioni sul tema death metal e l’abbiano riportato all’origine, suonando con la testa di oggi quello che veniva fatto in Svezia nel 1991. Dieci brani senza fronzoli o soste di sorta, dove i due musicisti mettono sul piatto rallentamenti e ripartenze che, sebbene non vadano a scoprire l’acqua calda, mettono sul piatto un buon disco di death metal solo superficialmente contaminato. I punti di forza risiedono in un approccio molto immediato e che invece che imitare, omaggia con l’amore del fan il death scandinavo primordiale, ricreando un piccolo e sozzo inferno sonoro. Potenzialmente d’interesse tanto per l’amante del death vecchia scuola che per il giovane che si avvicina a determinate sonorità: sebbene non si vada a rivoluzionare il genere, qui ci si trova a suonarlo egregiamente.