GOATBURNER – Fatal

Pubblicato il 02/10/2023 da
voto
7.0
  • Band: GOATBURNER
  • Durata: 00:38:53
  • Disponibile dal: 06/10/2023
  • Etichetta:
  • Time To Kill Records

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Nati nel 2017 nella fredda Helsinki, dall’incontro di due pesi massimi del genere come Keijo Niinimaa (Rotten Sound e Morbid Evils) and Jaakko Forsman (Ratface), i Goatburner nel giro di una manciata di anni hanno collezionato delle discrete apparizioni in patria fino a partecipare prima al Tuska Fest e successivamente all’Obscene Extreme dello scorso anno.
“Extreme Conditions”, full-length del 2019, aveva già fatto ben capire la piena sostanza del duo finlandese, dose copiosamente rincarata l’anno scorso con “Danger”, EP brevissimo ed intenso. Arrivando ad oggi, la band è entrata a far parte del roster della romana Time To Kill Records ed è pronta a pubblicare il secondo album su lunga scala, “Fatal”.
La formula è la medesima, senza alcun cambiamento: sludge massiccio e accellerate frenetiche in chiave death anni 90′ che portano impatto e un’atmosfera caustica e soffocante. Il sound è parte fondamentale nel costruire questa sensazione grazie ad una produzione volutamente grezza e sporca, quasi ad accentuare i riff fangosi per rendere il tutto marcio al punto giusto – in senso buono, ovviamente; se avete familiarità con le pubblicazioni di Eyehategod e Weedeater capirete a cosa ci stiamo riferendo.
L’aura principale che viene trasmessa è un continuo alternarsi di groove martellanti, capaci di rallentare sempre di più con delle attente sfuriate che talvolta toccano lidi grindcore, come in “Danger!” e “Pool of Blood”, per poi chiudere i brani in modo ciclico, battendo chiodi duramente. La ben nota ed esplicita influenza dei Bolt Thrower nell’operato di Keijo si fa sentire con dei bei riff vecchia scuola in “Disaster” e “Attack”, brani in cui emergono inoltre delle taglienti reminiscenze blues che rimandano a “In The Name Of Suffering”.
Spider alla batteria mantiene una giusta esplosività nei rallentamenti colpendo a dovere, ma dimostra il suo lato migliore accelerando repentinamente il tiro con delle piogge di blast e d-beat ad alta intensità; date un ascolto a “Morbid Angle” e “Blender Bender”, le canzoni più convincenti per la performance dietro alle pelli. Oltre all’asfissiante atmosfera permanente, i Goatburner trasmettono un’enorme cattiveria, trascinata per tutto il disco senza mai un attimo di respiro, e giocata in modo geniale dalle urla di Niinimaa su ogni sezione ritmica, con grida al veleno bollente, come d’altronde ci ha abituati negli ultimi trent’anni.
“Fatal” scorre liscio senza intoppi per circa quaranta minuti, lasciandoci nella totale desolazione. I cambi di tempo e di stile si incastrano bene e funzionano anche se non risultano tracciati in maniera geniale, anzi. Il disco crea impatto concretamente positivo nelle orecchie dell’ascoltatore ma, come già anticipato, il sound non è assolutamente il migliore, in maniera voluta, ci teniamo a ripetere, e rimane coerente e fedele con il resto della discografia firmata Goatburner, guadagnando così mezzo punto di apprezzamento in più.

TRACKLIST

  1. Danger!
  2. Pool Of Blood
  3. Disaster
  4. Attack
  5. Revolving Reaper
  6. Lobotomized
  7. Morbid Angle
  8. Hateful Beaks
  9. Blender Bender
  10. Dismemberment
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