7.0
- Band: GOATWHORE
- Durata: 00:39:15
- Disponibile dal: 11/09/2006
- Etichetta:
- Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
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Old school black-death metal dalle paludi di New Orleans. Ce lo portano i Goatwhore, quartetto in cui militano membri ed ex membri di Acid Bath, Crowbar e Soilent Green con già all’attivo due full-length pubblicati dalla piccola Rotten Records. Oggi i nostri puntano a mettersi maggiormente in mostra grazie al contratto siglato con la Metal Blade – etichetta che, appunto, pubblica questo nuovo “A Haunting Curse” – ma, come loro sono soliti dire, se c’è un dio, quest’ultimo non è di sicuro un fan dei Goatwhore. Nel pieno del songwriting per il nuovo disco, la band è infatti scampata per poco all’uragano Katrina, mentre nei mesi successivi il cantante Ben Falgoust è stato vittima di un gravissimo incidente stradale, che lo ha costretto per parecchio tempo su una sedia a rotelle (le parti vocali del CD sono state registrate quando Falgoust era ancora convalescente). Insomma, nonostante il nuovo, prestigioso contratto, non si può certo dire che quella dei Goatwhore sia una band fortunata! In ogni caso, è probabile che il quartetto nei prossimi tempi riesca a togliersi qualche soddisfazione, visto che questo “A Haunting Curse” non è davvero niente male! Il gruppo infatti gioca a rileggere con una produzione moderna (firmata Erik Rutan) il sound di primi Bathory, Hellhammer e Celtic Frost, mischiando il tutto con una spruzzatina di Venom e di thrash old school. Ne viene fuori un platter se vogliamo prevedibile, ma in vero piuttosto coinvolgente, ispirato e curato nei minimi dettagli. Non avendo assolutamente la pretesa di inventare qualcosa, i nostri hanno infatti almeno cercato di dar vita ad una tracklist il più varia possibile, alternando di frequente up e midtempo e infarcendo qualche passaggio con un po’ di melodia. E l’obiettivo può dirsi centrato, perchè nel complesso l’album si fa ascoltare volentieri e non viene presto a noia, come invece ci si sarebbe potuto inizialmente aspettare. Se siete in periodo di revival anni Ottanta, provate a dargli una chance.