GOLEM (ITA) – Death Never Dies

Pubblicato il 01/12/2003 da
voto
6.5
  • Band: GOLEM (ITA)
  • Durata: 26:44:00
  • Disponibile dal:
  • Etichetta:
  • Diamond Productions

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Con un monicker così oscuro, misterioso e decadente, quale è Golem, mi sarei aspettato tutt’altra musica da questo giovane quintetto, proveniente dalla provincia di Bari, la cui proposta è ben inseribile nel filone power-black che fa capo agli ormai stra-citati Children Of Bodom. La leggenda del golem, associata alla tetra e grigia atmosfera della stupenda Praga, è, in realtà, di origine ebrea, e narra di come alcuni rabbini, tramite formule e parole magiche, riuscissero ad animare e comandare pezzi d’argilla e fango, fino a modellarli in sembianze “umane”, per far loro compiere i lavori più umili e pesanti… ovviamente con la certezza, terminato l’utilizzo, di riuscire a rendere di nuovo inanimato l’essere magico, pena terribili conseguenze. Con questa storia sullo sfondo, mi sarei aspettato, dicevo, un lavoro doom lento, ossianico e d’umore catacombale, oppure un black cupo e dalle velocità folli… invece, ecco qua sette tracce di extreme metal in classico Bodom-style. Ora, a seconda del gradimento personale, la chiara ispirazione che i nostri Golem prendono dalla band di Alexi Laiho può essere vista come un grosso merito oppure una netta dichiarazione di sconfitta. Alcuni fatti, però, sono fuori discussione: tecnicamente parlando, possiamo rimproverare ben poco al combo pugliese, in quanto le composizioni sono suonate più che decentemente e con passione, la produzione (da segnalare il remastering effettuato a Ventimiglia, nei famosi Damage Inc. Studio di Dario Mollo) è buonissima, con qualche piccola rimostranza da fare sul suono troppo debordante della batteria, la voce di Nicola Esposito è decisamente più incisiva e cangiante di quella del suo ben più illustre collega (inoltre – finalmente! – siamo di fronte ad una pronuncia inglese davanti alla quale non scappano sorrisini…) e nel complesso il demo si presenta bene e si lascia ascoltare con molto piacere. Precisiamo, comunque, che qualche piccola differenza con i COB la si riscontra in questo “Death Never Dies” (in precedenza, i Golem avevano già pubblicato il promo “Flames Of Wrath”), a partire dalla mancata presenza delle tastiere nel songwriting della band, il che rende l’insieme più metallico e “cattivo”, per giungere alla accentuata uniformità delle canzoni presenti, compatte e monotematiche, sorrette da un riffing incessante e da qualche passaggio melodico invidiabile (e qui tornano alla mente più i Kalmah o gli In Flames di “Whoracle”). “Here Comes The Dark” e “Something To Remind” si segnalano quali best track, dato che, pur non essendo molto diverse dal resto dei brani, possiedono binomi riff-linee vocali semplicemente più belli (il ritornello della seconda, soprattutto, lo si canta dopo mezzo ascolto!). Dunque, detrattori di questo sottogenere musicale, state alla larga anche da quest’ennesima cascata melodica; gli estimatori, al contrario, si facciano tranquillamente avanti, perché i Golem non vi deluderanno di certo. Per il futuro, speriamo riescano a scrollarsi di dosso il peso, non ancora affossante, di influenze troppo facilmente riconoscibili. Buona fortuna! 

TRACKLIST

  1. ... From Beyond
  2. Death Never Dies
  3. Your Deepest Fear
  4. Here Comes The Dark
  5. Something To Remind
  6. The Last Goddess
  7. Against The Sky
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