GONG – Unending Ascending

Pubblicato il 01/11/2023 da
voto
6.5
  • Band: GONG
  • Durata: 00:41:43
  • Disponibile dal: 03/11/2023
  • Etichetta:
  • Kscope Music

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L’ascesa infinita, titolo di questa nuova prova in studio di una delle band più influenti del mondo in ambito di psichedelia progressiva, sembra quasi il desiderio da parte dei ‘nuovi’ Gong di dichiarare con fierezza la loro genuinità musicale sempre volta a una ricerca e a una sperimentazione in continua evoluzione.
Riordiniamo un po’ le idee, però: sono passati alcuni anni da quando quel genio di Daevid Allen ha lasciato questo mondo, dichiarando però che i suoi compagni di viaggio degli ultimi tempi avrebbero preso in mano la sua creatura continuando a sperimentare e a portarla avanti. Una filosofia, se vogliamo, bizzarra: quanti gruppi con nessun membro originale e con un moniker così importante vanno ancora in giro?
Eppure siamo alla terza prova in studio di questa line-up, rimasta stabile nonostante tutto. Merito forse della bravura dei musicisti coinvolti nel progetto: Kavus Torabi alla chitarra e alla voce, Dave Sturt al basso, Ian East al sassofono e ai flauti, Fabio Golfetti alla chitarra solista e Cheb Nettles alla batteria. Non staremo a darvi una biografia esaustiva di tutti questi musicisti di livello altissimo, vi basti sapere che sono asserviti alla creatura che Allen gli ha passato, e anche alla volontà di voler tenere insieme gli elementi che da sempre hanno caratterizzato questa band, dal pianeta Gong all’umorismo nonsense.
“Unending Ascending” contiene quindi gli elementi che hanno caratterizzato le ultime prove in studio della band ‘post-Allen’, a cominciare dalla ripetizione di alcuni schemi compositivi nelle canzoni (il titolo dell’album è onnipresente in tuti i pezzi), l’utilizzo del sax e del flauto in maniera melodica e quasi mai virtuosa, dei tocchi di xilofono e della chitarra elettrica solamente quando è funzionale alla narrazione. Se “Tiny Galaxies” e “My Guitar Is a Spaceship”, con il loro incedere ricorrente che si concede, però, anche dei momenti più rock, troverà nell’ascoltatore un benvenuto sicuro, non tutto il disco rimane su questi livelli.
I momenti più meditabondi come “Ship Of Ishtar” e “Lunar Invocation”, caratterizzati da un uso soffuso di synth e di sassofono, alla lunga tendono un po’ a stancare, mentre “O Arcturus”, con la sua struttura abbastanza regolare in termini di hard rock, non convince fine in fondo se non per la buona prova a quattro voci della band. Decisamente meglio le armonie che vanno a svilupparsi su “All Clocks Reset”, capace dii snodarsi fra sfrenati accompagnamenti di chitarra e sax più le armonie dovute alle varie voci dei musicisti che prendono vita come personaggi, all’hard rock praticamente dichiarato grazie agli assoli di “Choose Your Goddess” e all’aspetto più sognante e trascinante della conclusiva “Asleep Do We Lay”.
Purtroppo, non si può dire che questa prova in studio dei ‘nuovi Gong’ convinca fino in fondo: ci sembra che manchino un po’ l’umorismo e soprattutto il gusto per la band delle continue sovrincisioni e stratificazioni sonore di sintetizzatori e strumenti tradizionali alle quali, probabilmente, molti di noi fanatici dell’epoca d’oro del progressive eravamo affezionati.
Non si può dire però che “Unending Ascending” sia un brutto disco, anzi: chi ama il prog moderno troverà un buon album senza troppe pretese, che certamente non fa strappare i capelli dalla gioia, ma che continua amabilmente a portare avanti quella che più che essere una band è un’idea sonora e collettiva.

TRACKLIST

  1. Tiny Galaxies
  2. My Guitar is a Spaceship
  3. Ship Of Ishtar
  4. O Arcturus
  5. All Clocks Reset
  6. Choose Your Goddess
  7. Lunar Invocation
  8. Asleep Do We Lay
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