7.0
- Band: GOREROTTED
- Durata: 00:35:13
- Disponibile dal: 06/08/2012
- Etichetta:
- Hammerheart Records
Spotify:
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Nei tardi anni ’90 e primi Duemila, la Gran Bretagna era una sorta di succursale degli Stati Uniti a livello musicale. Il cosidetto nu metal spopolava e sia la scena mainstream che quella underground pullulavano di formazioni che sognavano di volare a L.A. e che millantavano tutti i peggiori clichè del genere: dalle influenze hip-hop alle produzioni iper compresse alla Ross Robinson. In mezzo a questo mare di banalità, ruffianaggini e scopiazzature, all’epoca in pochi osavano proporre qualcosa di davvero estremo e lontano dalle mode imperanti. Tra questi rari “eletti” rientravano senz’altro gli allora giovanissimi Gorerotted, un branco di tamarri di periferia cresciuti a Newcastle (la birra!), death metal e grindcore. Con budget e mezzi limitati, i Nostri registrarono un paio di demo tra il 1998 e il 1999, per poi compiere il passo del lavoro su lunga distanza l’anno successivo. “Mutilated In Minutes” rappresentò un fulmine a ciel sereno nell’allora stantio circuito death-grind britannico ed europeo: i Gorerotted ostentavano una “fame” e un entusiasmo che non si vedevano da tempo nell’ambiente; inoltre – cosa ovviamente non secondaria – i Nostri potevano vantare un sound e un songwriting frizzanti e molto ispirati, che mescolavano con sagacia stilemi classici di marca Cannibal Corpse e Carcass con la foga delle allora promesse Exhumed e una valanga di black humour e pura demenza mutuate da gente come Pungent Stench e Macabre. Una proposta fresca e dinamica, che sprizzava ardore giovanile da ogni dove. Non a caso, il disco portò il nome Gorerotted sulla bocca di molti appassionati di metal estremo underground, tanto che di lì a poco il sestetto entrò a far parte del roster della Metal Blade Records. A causa anche di un’evoluzione musicale che li ha poi portati su altri lidi (vedi il recente cambio di monicker in The Rotted), i ragazzi e questa loro prima fatica oggigiorno non vengono ricordati o celebrati grandemente, ma di certo deve essere rimasta una richiesta per riavere sugli scaffali il qui presente album. Dopo varie ristampe poco diffuse, l’olandese Hammerheart procede infatti con questa nuova immissione sul mercato, aggiungendo alla scaletta originale tre bonus track e un booklet rinnovato che presenta note scritte dal frontman Ben “Goreskin” McCrow. Un “pacchetto” niente male, che riporta alla nostra attenzione un’opera estremamente godibile, che, tutto sommato, avrebbe meritato una fortuna più ampia. Se le recenti evoluzioni pseudo-death’n’roll dei The Rotted non vi hanno convinto e l’idea di un macello death-grind concepito come si deve vi stuzzica, allora è decisamente il caso di dare a “Mutilated…” una bella rispolverata o un primo attento ascolto.
N.B. Il voto si riferisce esclusivamente alla qualità della ristampa. Il materiale merita un punto in più.