7.0
- Band: GOTHO
- Durata: 00:47:52
- Disponibile dal: 28/10/2022
- Etichetta:
- Controcanti Produzioni
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E’ possibile registrare un disco a cavallo tra progressive e math rock, senza sovraincisioni, contando solo su una formazione composta da batteria e sintetizzatori? I Gotho, duo composto da Fabio Cuomo ed Andrea Peracchia, danno una risposta netta a questa domanda: sì, è possibile. Come si può intuire fin dal titolo dell’album, i Gotho sono una formazione che ama il paradosso, l’ironia pungente, il gioco di parole, il doppio senso e tutto questo si riflette anche nella loro proposta musicale. Solo quattro tracce strumentali in questo “Mindbowling”, ma la durata complessiva è quella di un full-length: i due registrano la loro musica in un gioco di incastri, in cui la batteria costruisce un’ossatura sempre dinamica e precisa, su cui si va ad inserire l’universo sonoro delle tastiere di Cuomo, che si ritrova a svolgere contemporaneamente il ruolo di tre persone. I suoni gravi e distorti dei suoi sintetizzatori diventano al tempo stesso linea di basso e chitarra ritmica, mentre la mano destra danza sui tasti, con melodie soliste ed arrangiamenti armonici. Il risultato è spiazzante in principio, ma funziona. Si parte con la monolitica “Peste Bucolica”, che riesce a sopperire all’assenza delle chitarre distorte alla base del nostro genere di riferimento; mentre la successiva “Miami Weiss”, con i suoi dodici minuti, si trasforma in un’improvvisazione ipnotica, in cui la ritmica martellante lascia spazio a momenti di quieta ebbrezza. “Ilary Blastbeat” è una scheggia di follia, che lascia il segno prima della conclusiva “Gatta The Blanc”, un viaggio lungo venticinque minuti, sicuramente sfidante per sonorità e concetto, ma anche capace di mostrare al meglio le qualità di questi due talentuosi musicisti. E’ evidente come “Mindbowling” sia uno di quegli album non adatti a tutti i gusti, in cui la mente, proprio come evoca l’immagine del titolo, viene scagliata in una traiettoria esatta, prima di schiantarsi in un delirio di birilli impazziti. Se queste premesse, unite alle sonorità sintetiche di una formazione inconsueta, non vi creano problemi, allora date senza timore una possibilità al debutto dei Gotho.
