7.5
- Band: GOTTHARD
- Durata: 00:48:20
- Disponibile dal: 14/06/2005
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Audioglobe
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La formazione elvetica dei Gotthard in quattordici anni di onorata carriera ha saputo costruirsi delle solide fondamenta e divenire un punto di riferimento per la scena hard rock attuale grazie a dischi letteralmente portentosi come l’omonimo esordio o “G” e ad uscite molto meno ispirate, come l’ultimo mediocre “Human Zoo”. La band capitanata da Steve Lee non ha comunque perso tempo nel piangersi addosso per un passo falso e si rimboccata le maniche per tornare sul giusto binario. Forti di un nuovo deal con l’ormai incontrastata Nuclear Blast, i Gotthard danno alle stampe il nuovo “Lipservice”, un frizzante ritorno all’hard rock sanguigno e melodico che li ha resi famosi in lungo e in largo per l’Europa. Le iniziali “All We Are” e “Dream On” si caratterizzano per essere dei mid-upper tempos frizzanti e pieni di energia che danno il meglio nel refrain, un cocktail frenetico di melodie memorizzabili sin dal primo ascolto. Ed ancora, la scoppiettanti “Lift U Up” e “Anytime Anywhere”, canzoni premeditatamente composte per fare scintille dal vivo, quadrate, grintose e dai ritornelli corali studiati per scatenare le folle presenti ai concerti. Come dimenticare infine la maestria impareggiabile di Steve Lee e Leo Leoni nel comporre ballate sopraffine? Sto parlando di “I’ve Seen An Angel Cry”, episodio assolutamente poco originale, ma pieno di enfasi e pathos grazie a linee vocali davvero commoventi. Inutile invece parlare della produzione se il soggetto del discorso risponde al nome di Gotthard, i suoni sono molto puliti e le chitarre sprizzano energia da tutti i pori come insegna la scuola hard rock. Per chi non l’avesse capito “Lipservice” è un disco da avere a tutti i costi e l’esibizione che la band ha tenuto pochi giorni fa a Tradate (dove per lo più sono stati proposti estratti da questo disco), non lascia scampo a dubbi e ripensamenti di alcun tipo.