GOTTHARD – Stereo Crush

Pubblicato il 24/03/2025 da
voto
7.5
  • Band: GOTTHARD
  • Durata: 00:43:31
  • Disponibile dal: 21/03/2025
  • Etichetta:
  • Reigning Phoenix Music

Spotify:

Apple Music:

I Gotthard giungono con “Stereo Crush” al loro quattordicesimo studio album. La band elvetica ha attraversato nel corso della sua carriera varie fasi, passando dall’hard rock sanguigno delle origini, sotto la guida di Chris von Rohr (ex Krokus), a uno stile più incentrato sulle melodie, che ha portato anche ad ottenere un maggiore successo commerciale (soprattutto a partire da “Human Zoo” del 2003). La tragica scomparsa dello storico cantante Steve Lee ha poi portato ad ulteriori cambiamenti, con l’innesto di Nic Maeder dietro al microfono e un sound con venature più settantiane, particolarmente evidenti in dischi come “Bang!” o “Silver”.
L’album “#13” in qualche misura ha segnato un’ulteriore svolta nel percorso musicale, con il sound decisamente più incentrato sulle chitarre, pur continuando ad utilizzare tastiere e hammond, il cui contributo risultava però decisamente più marginale rispetto ai dischi precedenti: un sound in qualche modo più vicino a quello delle origini, ma che al tempo stesso strizzava l’occhio ad un rock fresco e moderno. Va evidenziato come il disco fosse uscito proprio poco prima che scoppiasse la pandemia e pertanto ha impegnato la band per una lunga promozione negli anni successivi, a causa di tutti i tour e i concerti rimandati nel 2020. Anche per questo motivo, benchè siano passati cinque anni, il nuovo lavoro, intitolato “Stereo Crush”, si ricollega strettamente al suo predecessore e prosegue senza dubbio il percorso intrapreso con quel disco.
Diciamo che comunque si tratta di un album alquanto vario, con il quale i Gotthard fanno tesoro di tutta la propria esperienza ed il proprio background: c’è pertanto sempre una grandissima attenzione per le melodie, con brani senz’altro accattivanti come “Thunder & Lightning”, “Shake Shake” e “Dig A Little Deeper”.
Dal canto suo, Nic Maeder è molto versatile con la sua voce e in grado di esaltare canzoni caratterizzate da riff duri e rocciosi, come l’iniziale “AI & I” o “Boom Boom”, o di emozionare su altre decisamente più dolci e delicate, quali ad esempio le splendide “Burning Bridges” e “Life”. Qualche traccia mantiene anche un tocco blueseggiante, come nel caso di “Drive My Car” (cover dei Beatles che con questa versione ci ha invece un po’ fatto pensare agli Aerosmith) o “These Are The Days”, dove la band si è avvalsa anche di passaggi con l’armonica.
Tra gli highlight annoveriamo pure un bell’uptempo come “Liverpool”, che peraltro vede la band tornare a collaborare proprio con Chris von Rohr. Per contro, non ci ha convinti del tutto “Rusty Rose”, un pezzo strutturato su tonalità basse, che vede l’utilizzo del talk box, senz’altro dalle buone potenzialità, ma con un refrain non particolarmente accattivante.
Nell’insieme, comunque, il disco è gradevole e funziona bene: il nuovo batterista Flavio Mezzodi si è inserito molto bene nella sezione ritmica, mentre la coppia alle sei corde composta da Leo Leoni e Freddy Scherer, ormai ben affiatata e ampiamente collaudata, brilla in modo particolare grazie a questa scelta operata in sede di produzione (affidata all’esperto Charlie Bauerfeind) di mettere molto in primo piano le chitarre.
“Stereo Crush” rappresenta dunque un ritorno convincente per il gruppo elvetico: magari qualche brano, nello sforzo di essere catchy e molto diretto, rischia di suonare un po’ banale e non sarebbe guastata la presenza di qualche altra traccia dal sound più vigoroso, ma ci sono senz’altro tante buone canzoni, per cui possiamo concludere che si tratta a nostro parere di un bel disco, nel quale ancora una volta i Gotthard sono riusciti a far valere tutta la loro classe e la loro esperienza.

TRACKLIST

  1. AI & I
  2. Thunder & Lightning
  3. Rusty Rose
  4. Burning Bridges
  5. Drive My Car (The Beatles cover)
  6. Boom Boom
  7. Life
  8. Liverpool
  9. Shake Shake
  10. Devil In The Moonlight
  11. Dig A Little Deeper
  12. These Are The Days
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.