8.0
- Band: GRAHAM BONNET BAND
- Durata: 01:02:00
- Disponibile dal: 18/07/2018
- Etichetta:
- Frontiers
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Nonostante i quasi settantuno anni di età, il cantante inglese Graham Bonnet non accenna a fermarsi, per lui la musica è energia, è linfa vitale e non riuscirebbe nemmeno a pensare ad una vita di meritato riposo in pensione. Solo pochi mesi fa Bonnet ha prestato la sua voce all’ultimo disco in studio del chitarrista Michael Schenker, oggi invece è tempo di nuova musica per la sua band solista. Su “Meanwhile, Back In The Garage” l’ex voce dei Rainbow canta ciò che sa fare meglio, ovvero un hard rock potente e genuino figlio dei gloriosi ed indimenticati anni Ottanta. La titletrack apre il disco con l’acceleratore pestato a manetta, le parti vocali maestose e calde entrano subito in testa ed uno stratosferico Joey Tafolla alla chitarra offre una performance di gran classe. La successiva “The Hotel” spinge sulla componente melodica, le tastiere di Jimmy Waldo gonfiano il sound del brano rendendolo ancor più orecchiabile, ma non per questo meno vigoroso. Con “Livin’ In Suspicion”, Graham Bonnet offre un pezzo decisamente radiofonico, catchy e semplice. I cori del ritornello, le melodie immediate e gli assoli rock di Kurt James ci riportano, non senza una certa nostalgia, negli eighties, ai tempi d’oro di un certo tipo di sonorità. In più di un’occasione durante l’ascolto troviamo dei richiami nemmeno troppo celati agli Alcatrazz del periodo 1983-1986, quando ovviamente Bonnet ne faceva parte. Tra le varie chicche del disco sicuramente spicca la versione hard rock di “We Don’t Need Another Hero”, canzone portata alla fama da Tina Turner ed utilizzata come colonna sonora del film di culto Mad Max. In generale “Meanwhile, Back In The Garage” risulta inattaccabile anche dai criticoni più incalliti, la Graham Bonnet Band ha sfornato tredici canzoni una più bella ed efficace dell’altra, durante l’intero ascolto non riscontriamo alcun segno di cedimento o un calo della qualità. A chiudere questo lavoro troviamo una grintosa versione live di “Starcarr Lane”, brano degli Alcatrazz scritto nel lontano 1983. Questo ‘vecchietto’ del rock non delude, il suo status leggendario non si smentisce grazie ad una voce ancora invidiabile e ad una inesauribile ispirazione che si traduce in canzoni di prim’ordine che siamo certi saranno invidiate da una folta schiera di giovani leoni rampanti della musica. Un grande ritorno molto gradito, da parte nostra non possiamo che augurare ancora una lunga vita artistica ad un cantante che ha scritto pagine importanti della storia del rock.