7.0
- Band: GRAND CADAVER
- Durata: 00:13:03
- Disponibile dal: 12/02/2021
- Etichetta:
- Majestic Mountain Records
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Se proprio volessimo trovare un aspetto positivo della pandemia attualmente in corso, potremmo pensare a tutti quei musicisti che, costretti a trascorrere molto tempo a casa come tutti noi, stanno componendo più musica che mai per nuovi e vecchi progetti. I Grand Cadaver sono svedesi e probabilmente non hanno dovuto fare i conti con dei lockdown o con delle misure particolarmente restrittive, ma il loro frontman, il celebre Mikael Stanne, avrà senz’altro avuto più tempo del previsto per dedicarsi a questa nuova realtà, essendo stato costretto a dire addio ai tour per almeno un intero anno. Il cantante dei Dark Tranquillity è qui supportato da alcuni veterani del panorama metal svedese, fra cui spiccano il chitarrista Stefan Lagergren (ex Treblinka ed Expulsion) e il batterista Daniel Liljekvist (Disrupted, ex Katatonia). L’intento della band sembra essere quello di suonare un metal vigoroso e senza fronzoli, qualcosa quindi di piuttosto distante, sia per suoni che per attitudine, da ciò che Stanne è solito interpretare con il proprio gruppo principale. I quattro brani della tracklist di questo breve EP sono attraversati da un’energia primitiva destinata a rinnovarsi di continuo grazie alla coesione di elementi di facile presa e all’utilizzo di strutture sempre chiare e lineari. La base del sound è sostanzialmente un death metal/death’n’roll non lontano dagli Entombed di “Morning Star”, all’interno del quale vengono iniettate delle dosi di sano thrash slayeriano per rendere il riffing più maligno e affilato. Davanti a una proposta come questa, il cantato non può che essere in growl, per un risultato finale che grida “back to the roots” a gran voce. Tutto nei pezzi sembra disegnare una parabola circolare che alterna momenti groovy a improvvise detonazioni, dalle quali si libera la forza di chitarre sature che bruciano l’ossigeno. A livello di indole e indirizzo stilistico, a conti fatti può venire alla mente anche quanto tentato dall’amico Jesper Strömblad con il progetto The Resistance qualche anno fa. Proprio come l’ex chitarrista degli In Flames, i Grand Cadaver stanno provando a scolpire la propria identità sonora grazie a una rielaborazione del proprio vecchio bagaglio di esperienze. Per il momento, il risultato è convincente: il gruppo svedese su questo “Madness Comes” è riuscito ad allontanare il rischio di risultare dispersivo o, peggio, ingenuo mettendo sul piatto quattro canzoni dinamiche e divertenti.