6.5
- Band: GRAVE
- Durata: 00:40:00
- Disponibile dal: //2002
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Self
Dopo il discreto ritorno degli Unleashed è tempo di come back anche per i Grave, altra seminale death metal band svedese autrice, nei primi anni Novanta, di album grandiosi come “Into The Grave” e soprattutto “You’ll Never See…”. Con questo “Back From The Grave” la band torna alla carica a distanza di ben sei anni dalla sua ultima fatica in studio, il confuso “Hating Life”, album che vedeva i nostri scimmiottare da una parte il death’n’roll alla Entombed e dall’altra i Pantera. Fortunatamente (per molti), di quelle sonorità qui non c’è traccia: il nuovo album si presenta infatti come un ibrido che ingloba le sonorità total death dei primi due dischi a quelle poco più melodiche e groovy di “Soulless”, terzo album della loro carriera. Onestamente avremmo preferito un totale “back to the roots” invece di questo ibrido ma, tutto sommato, il disco si lascia ascoltare volentieri e presenta anche tre-quattro brani di ottima qualità. L’unico vero problema di questo nuovo lavoro è la totale assenza di uptempo: i Grave non sono mai stati delle schegge, neanche ai tempi d’oro, ma un songwriting ritmicamente più vario avrebbe molto giovato all’album, il quale a volte, essendo troppo legato a ritmiche cadenzate, stenta un po’ a coinvolgere. Ola Lindgren e compagni dimostrano però di avere esperienza da vendere nel corso di queste dieci nuove canzoni e, alla fin fine, la loro proposta si rivela il più delle volte convincente e scorrevole. Sperando che in futuro i nostri decidano di premere definitivamente il piede sull’acceleratore, non ci resta che promuovere “Back From The Grave”, album che ci consegna una band rigenerata e con ancora qualcosa da dire. Dead is better!