GRIDIRON – No Good At Goobyes

Pubblicato il 27/04/2022 da
voto
8.0
  • Band: GRIDIRON
  • Durata: 00:22:14
  • Disponibile dal: 22/03/2022
  • Etichetta:
  • Triple B Records

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Come spesso accade i progetti nati per puro divertimento possono raggiungere risultati insperati: in questo modo componenti di realtà ben consolidate nel mondo hardcore come Never Ending Game, Year Of The Knife e Payback, dislocati tra Michigan e Pennsylvania, si sono uniti nel progetto Gridiron. L’EP di debutto “Loyalty At All Costs” è arrivato in fretta nel 2020, seguito l’anno successivo da uno split con gli hardcorer Despize da Glasgow. Senza fermarsi è tempo oggi del debutto discografico su Triple B, che ci presenta una band bella a fuoco in queste nove tracce per ventidue minuti di durata complessiva. Il Gridiron è letteralmente il campo da gioco del football americano, da qui il vestiario che i corpulenti membri del gruppo indossano sul palco e i riferimenti nell’immaginario della band, che stilisticamente propone un’interessante avvicinamento di heavy hardcore/beatdown con un rap-metal vecchia scuola, vicino al periodo pre nu metal – quello di Body Count, Downset, Biohazard e i primissimi Hed P.E. per intenderci. Un bel modo di rinfrescare il sound bastardo fatto di groove sovrappeso, breakdown violenti e chitarre ribassate. L’opener e titletrack “No Good At Goodbyes” stupisce già dalla veloce entrata della voce, che trova un ritornello molto dinamico e ricorda la fluidità degli E-Town Concrete: il bello è quanto il flow riesca ad incastrarsi facilmente sul tappeto musicale, solitamente abbastanza scarno e ripetitivo se non addirittura composto dai loop della moderna scena trap metal. “Trench” ha una batteria scoppiettante, fa ottimo sfogo di gang vocals e porta pure un assolo. “Brothers In Arms” ha il riff più ruffiano della collezione. “Triple Threat” e “Battle Hardened” rappresentano la parte più dura della raccolta, mentre “Hate Sells” tende maggiormente all’hardcore istituzionale. Tra i momenti memorabili citiamo la brutale “Helta Skelta”, dove a certificare la streed credibility del gruppo arriva il gigante Brody King (wrestler AEW e frontman dei God’s Hate) e soprattutto “25-8”, in cui i Gridiron sbragano completamente e infilano sezioni strettamente hip-hop in un brano anthemico che monta in fretta fino all’implosione/breakdown. Durante l’ascolto ci sono anche alcune reminiscenze rap-rock che possono ricordare i P.O.D., ma come anticipato lo spettro del nu-metal e di qualsiasi faciloneria da airplay radiofonico viene costantemente spintonata a distanza: “No Good At Goodbyes” è minaccioso e violento dall’inizio alla fine, fieramente underground e DIY, crudo e pronto per essere riproposto integralmente sopra le assi di un palco. Una bella sorpresa per gli amanti del crossover tra rap e musica heavy, che se parliamo di band nel vero senso della parola non vedeva novità di rilievo da anni.

TRACKLIST

  1. No Good At Goodbyes
  2. Trench
  3. Helta Skelta”
  4. Brothers In Arms (12th Man)
  5. 25/8
  6. Triple Threat
  7. Battle Hardened
  8. Faceless Enemy (Remix)
  9. Hate Sells
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