7.0
- Band: GRIME
- Durata: 00:40:52
- Disponibile dal: 10/06/2013
- Etichetta:
- Mordgrimm
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Ce li ricordiamo, i Grime, per averli visti di supporto ai loro concittadini The Secret, in una data romana allucinata e densa di fumosa tenebra; oggi li ritroviamo con “Deteriorate”, esordio discografico su lunga distanza dopo l’EP autointitolato del 2011. La musica contenuta in quest’opera è sludge-doom che trova la sua collocazione ideale da qualche parte tra Europa e U.S.A., tra Electric Wizard e Sourveyn, e rende un distorto omaggio a formazioni come Black Sabbath, Pentagram e – perché no – Cathedral. Per via del genere suonato e della vena ispirativa verosimilmente in gioco, lo spettro emotivo che caratterizza quest’album è piuttosto ristretto: si va dal nero al nerofumo, passando per le impercettibili e infinite sfumature intermedie, tutte latrici di una qualche accezione di negatività e tutte in grado di trascinare l’ascoltatore in una spirale vertiginosa, senza direzioni preferenziali, grazie a riff lenti ma ritmati, viscosi come lava e maleodoranti come il sospetto; “Idiot God”, ultima canzone, si presta sia come manifesto estetico che come dichiarazione d’intenti. L’uso della voce, anche, contribuisce a rendere manifeste le intenzioni della band: emissioni tanto aspre da sembrare le urla di un uomo scarnificato vivo, decisamente impressionanti nell’insistente “Deep Cut”. Per quanto riguarda il songwriting possiamo dirvi che, anche se diretto e non particolarmente complesso, presenta più formule di riferimento, tanto che i pezzi, tutti compatti e delimitati a “destra” e “sinistra” da grevi feedback, riescono ad essere sufficientemente caratterizzati: ad esempio, una “Pouring Out The Hatred” è molto diversa da “Pills”, con l’effetto di fare da contrappeso al carattere leggermente statico che traspare qua e là e che, in alcuni casi, potrebbe limitare la longevità di “Deteriorate”. In definitiva, se avete voglia di esorcizzare qualche ragionevole “presa a male”, di un “bad trip” o, semplicemente, se siete degli appassionati della materia in questione, questo disco merita un po’ della vostra considerazione.