6.5
- Band: GRUMO
- Durata: 00:37:00
- Disponibile dal: 26/10/2015
- Etichetta:
- Earthquake Terror Noise
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Basta meno di mezzo ascolto di questo nuovo “Fallimento” per rendersi conto di quanto i Grumo non siano più la stessa band di una decina di anni fa. Il pungente e frenetico noise-grind degli esordi ha con il tempo ceduto il passo ad un metal estremo più groovy e ad una resa sonora maggiormente fredda e meccanica. I cambi di formazione sono chiaramente la prima causa dietro questa evoluzione, ma non va sottovalutato neppure un generale miglioramento tecnico, che, soprattutto nella sezione ritmica, ha aperto diverse nuove porte ai ragazzi emiliani. “Fallimento” può dunque essere considerato un album grind a livello di immaginario, attitudine e tematiche; per quanto riguarda il contenuto musicale, i paragoni che sorgono chiamano invece in causa realtà “ibride” o più tendenti al death e thrash metal come Brujeria, Asesino e Misery Index. Ovviamente un nome come i Napalm Death non può mai essere tralasciato quando si affrontano simili sonorità, ma in questo caso pensate al sound che Embury e soci proponevano a metà anni Novanta anzichè a quello di un “From Enslavement To Obliteration”. Il suono qui architettato dai Grumo è più che mai massiccio e ordinato: si punta più sulla potenza che sulla frenesia, il groove assume appunto un ruolo di primissimo piano e le cadenze si fanno spesso marziali, anche perchè supportate da una produzione rigida e moderna (forse anche troppo). In genere, si apprezza la buona varietà alla base del riffing e la sponteneità delle voci, ma si sente un po’ la mancanza di un tipo di aggressione più cruda e di quella capacità di sintesi del classico grindcore. Quest’ultima impressione è forse innescata più dalla scelta dei suoni in studio che dall’effettiva indole del gruppo, ma ciò non toglie che gli episodi più riusciti ci sembrino quelli maggiormente sguaiati, vedi “Cani Sciolti” o “Vendetta Animale”. Come per il precedente “Voglio Vederti Sprofondare”, siamo dell’idea che la musica dei Grumo renda meglio dal vivo che su disco, ma chi apprezza particolarmente pesantezza, ritmi quadrati e, in generale, il death-thrash, avrà di che compiacersi davanti ai brani di “Fallimento”. Al di là di tutto, esperienza e impatto e non mancano.