GRUMO – Sons of Disgust

Pubblicato il 13/04/2025 da
voto
7.5
  • Band: GRUMO
  • Durata: 00:29:03
  • Disponibile dal: 29/03/2025
  • Etichetta:
  • Dismal Fate Records

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A ben dieci anni di distanza da “Fallimento”, i Grumo tornano finalmente con un nuovo capitolo discografico che, pur senza clamori o stravolgimenti, mostra una band più che mai consapevole dei propri mezzi e decisa a rifinire quanto costruito nel corso di oltre vent’anni di attività. “Sons of Disgust” non rappresenta una rottura, ma un assestamento: il punto d’arrivo di un processo di maturazione che, nel tempo, ha trovato nella dimensione live il suo laboratorio più efficace.
La differenza più immediatamente percepibile rispetto al passato risiede nella produzione: laddove i primi lavori dei ragazzi soffrivano talvolta di suoni poco equilibrati, qui ci si muove all’interno di una resa sonora più viva e corposa, in grado di dare maggiore profondità a brani che, per struttura e intenzione, si collocano saldamente nell’alveo del death-grind. Il miglioramento tecnico, per fortuna, non si traduce quindi in una sterilizzazione del suono, il quale conserva anzi quella componente ruvida propria dell’identità del gruppo nella sua incarnazione odierna.
Sul piano compositivo, la scrittura si fa più centrata, con una gestione dei riff e dei cambi di tempo decisamente più interessante rispetto al passato. La band evita il caos gratuito e preferisce un impatto dinamico e ragionato, alternando passaggi stentorei, che evocano il più sano headbanging, a sezioni più frenetiche ,con un equilibrio che ormai denota indubbia esperienza. L’influenza di nomi come Brutal Truth e Misery Index – in particolare quelli della prima fase – affiora più volte, soprattutto nella costruzione ritmica e nel taglio hardcore che percorre vari episodi del disco. Il gruppo, tuttavia, riesce a inserire in maniera efficace anche alcuni riff d’ascendenza Suffocation, utilizzati però come elemento di rottura e non come semplice ornamento tecnico. La title-track, in questo senso, è un’ottima dichiarazione di intenti.
Non manca, qua e là, una vena più scanzonata e corrosiva, come in “Never Had Fear”, episodio dal taglio più punk e volutamente slabbrato, che introduce un piacevole cambio di registro, pur senza spezzare la coerenza dell’insieme. Altrove, come in “A Mouth to Devour”, emerge una più pronunciata componente groovy che rimanda, per dinamica e costruzione, ai Dying Fetus, ma con un’attitudine meno muscolare e più diretta. In generale, i riferimenti sono ben assimilati e rielaborati con piglio e personalità, segno di una band che nel tempo è riuscita a lavorare con calma, interiorizzando i propri modelli senza rimanerne prigioniera.
“Sons of Disgust” non cerca quindi di sorprendere né di innovare: si tratta piuttosto di un album che lavora per sottrazione, dosando bene gli elementi e lasciando parlare la materia grezza del suono con tanti riff ben assestati. È un lavoro che non punta a essere ‘definitivo’, ma che riesce a restituire un’immagine completa e coerente di ciò che i Grumo sono oggi: un gruppo che ha saputo trovare una propria voce, affinata negli anni grazie a tantissima esperienza maturata sul palco.

TRACKLIST

  1. Doomed
  2. Consumed By Punishment
  3. Never Had Fear
  4. Shattered Glass Breathing
  5. Sons Of Disgust
  6. We Are The Scum
  7. No Longer Devotion
  8. Riding Into Nowhere
  9. Mutilated From The Inside
  10. A Mouth That Devours
  11. Everything Is Poison
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