7.0
- Band: HADDAH
- Durata: 00:33:00
- Disponibile dal: 12/05/2014
- Etichetta:
- Beyond Productions
- Distributore: Masterpiece
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Dopo una lunga militanza nella scena underground lombarda – iniziata nel 2001, e segnata fin qui da un EP, due demo e numerose apparizioni in sede live -, arriva finalmente il momento per gli Haddah di incidere il loro primo full-length, “Through The Gates Of Evangelia”, licenziato dalla Beyond Productions. Introdotto da un artwork fantasy, nonché da un intro che sembra la diretta continuazione dell’outro di “The Mind’s Eye”, l’album di debutto del quintetto lombardo si muove su coordinate swedish death old school, lasciando in secondo piano le influenze nu-thrash/core degli esordi; una scelta per certi versi in controtendenza, ma vincente nella misura in cui permette ai Nostri di smarcarsi da una scena inflazionata come il rublo russo. Rispetto al più classico canovaccio melod-death, nella mezz’ora a loro disposizione gli Haddah si divertono a mescolare un po’ le carte in tavola, mescolando fulminanti ripartenze swedish death (“Knights Of The Rebel”, “Immortality”, “Thoth”), wall of sound e breakdown di stampo core (“The War Of Wars”, l’attacco di “Apostasy”), e frangenti più melodicamente intensi (“Live Your Existence”, “Get Out All The Demons”); il tutto, ulteriormente ‘sporcato’ dalle ruvidissime vocals del singer Alessandro Carella, in costante equilibrio tra growl e high pitch vicini per decibel al miglior Dani Filth. La lunga “He’s Not Dead”, unica traccia sopra i quattro minuti, chiude nel migliore dei modi un disco certamente non destinato a passare agli annali come un lavoro rivoluzionario, ma comunque maturo e godibilissimo per gli amanti di queste sonorità, a testimonianza di una band più rodata di quanto la carta d’identità discografica possa lasciar credere.