7.0
- Band: HAEMOPHAGUS
- Durata: 00:55:01
- Disponibile dal: 12/02/2016
- Etichetta:
- Despise The Sun
Spotify:
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Il materiale pubblicato sotto forma di demo e split dagli Haemophagus tra il 2005 e il 2008, periodo antecedente all’uscita del debutto ufficiale “Slaves to the Necromancer”, viene oggi riproposto in un’unica release dalla Despise the Sun Records. Un’occasione ghiotta e tutt’altro che da sottovalutare per coloro i quali si fossero persi gli esordi della formazione palermitana, la quale già all’epoca – in barba alle difficoltà logistiche e a qualsivoglia spinta promozionale – poteva essere considerata una delle migliori realtà europee in materia di death/grind vecchia scuola, figlia delle imprese putride e caracollanti di gente come Autopsy, Carcass, Impetigo e Repulsion. Per ovvi motivi, il dinamismo del suddetto “Slaves…” o la profondità di “Atrocious”, Hot Album sulle nostre pagine e primo tentativo da parte della band di flirtare con il doom e il progressive anni ’70, qui non vengono lambiti, ma ciò non deve assolutamente trarre in inganno: coadiuvati da una resa sonora più che decorosa, i ventuno brani della tracklist godono di un estro e di un’inventiva a tratti sorprendenti, con riff, ritmiche e linee vocali che sfidiamo chiunque a non definire contagiosi, se non addirittura ai livelli di quelli sfoggiati in alcune circostanze dai maestri. Un songwriting dal piglio efferato e barbaro, ma al tempo stesso fluido e intelligibile, è insomma la chiave di volta per comprendere il successo di episodi come “Possessed with the Unknown”, “Liturgy of Devourment”, “Carnivorous Nightmare” o “Psychotic Strangulation”, vere e proprie soundtrack da mattatoio che nel giro di pochissimi minuti condensano l’ABC del genere, esaltandone a dismisura l’impatto e l’attitudine genuinamente depravata. Guai a considerare “Necromantical Death Grind: The Early Years” una raccolta di scarti o di musica prodotta alla meno peggio, quindi: questo è un autentico completamento per la discografia ufficiale dei Nostri, minuziosamente stilato e dalla qualità intrinseca elevatissima. Una retrospettiva degna di questo nome.