6.0
- Band: HAEMORRHAGE
- Durata: 00:35:18
- Disponibile dal: 24/05/2011
- Etichetta:
- Relapse Records
- Distributore: Masterpiece
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In Spagna hanno una certa qual capacità di maneggiare il metal estremo: Machetazo, classico death metal combo votato ad altrettanto classiche tematiche horror; Avulsed, frastornati dalle tempeste di carne e sangue ordinate dall’etica del gore; Looking For An Answer, grind di stampo sociale. Mettete tutto insieme, prendendo un po’ qui e un po’ là, ed otterrete – sia liricamente che stilisticamente – gli Haemorrhage, gruppo gore grind attivo dal 1992 che oggi incide per Relapse, traguardo certamente prestigioso per ogni gruppo estremo nel mondo, oltre che garanzia di una produzione di buon livello. “Hospital Carnage” ci rivela subito la sua natura: sin dalla prima canzone è chiaro infatti come sia un disco generalmente più lento e votato al groove del precedente “Apology For Pathology”, tuttavia non mancano episodi come “Doctors” e “Intravenous Molestation of Obstructionist Arteries (O-pus VI)” che tolgono ogni freno alle voglie di velocità degli Haemorrhage. Per quanto riguarda il resto non ci sono grandi novità: chi li conosce sa già che il loro concetto di songwriting prevede una qualche accezione dei primi Carcass riproposta con la giusta dose di personalità e con quel quid di “calore latino” nelle sporadiche divagazioni soliste. Il difetto principale di questo disco è che, pur non essendo assolutamente brutto, scorre senza particolari sussulti e senza la giusta frequenza di accorgimenti tali da imprimere moti di soddisfazione alla testa dell’ascoltatore, come avviene per “Amputation Protocol” (grandguignol alla Macabre tradotto in lingua grind) e “Ingreso Cadaver” (il pezzo migliore dell’album, secondo chi scrive): è vero, in definitiva, che non ci aspettassimo chissà quale capolavoro, ma da un gruppo di tale tradizione un poco di più era lecito attenderlo.