HALCYON WAY – Bloody But Unbowed

Pubblicato il 07/08/2018 da
voto
8.0
  • Band: HALCYON WAY
  • Durata: 00:53:28
  • Disponibile dal: 03/08/2018
  • Etichetta:
  • Agonia Records

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Siete pronti per la bomba sonora che potrebbe elettrizzare le vostre calde giornate estive? Se la risposta è “Sì!” allora non dovrete far altro che procurarvi “Bloody But Unbowed”, nuovo disco degli Halcyon Way, inserirlo nel vostro lettore e premere il tasto ‘play’. La band, che arriva da Atlanta, USA, presenta il quarto disco in studio di una carriera mai del tutto esplosa (almeno in Europa, visto che in patria pare possa vantare un certo seguito), con una miscela prorompente fatta di power, heavy, progressive, thrash e death metal, il tutto condito da un sound moderno ed una produzione potente. Insomma potremmo immaginarci i Symphony X più recenti in versione estrema che incontrano Testament, Trivium e In Flames, trovando il giusto equilibrio in un songwriting ispirato lungo tutta la tracklist. Salta subito all’orecchio la tecnica invidiabile di questi cinque musicisti che puntano su riff complessi con chitarre che si intrecciano e song dalla struttura ricercata che supportano dei refrain dall’alto tasso melodico, senza dimenticare qualche sfuriata di chiaro stampo thrash/death. Il tocco moderno è sempre presente e arriva dal lavoro svolto in fase di produzione ad opera di Mark Lewis (Whitechapel, Trivium, Bad Wolves, Death Angel) ma anche dall’impostazione vocale di Steve Braun, cantante della band. Dopo la breve intro si inizia forte con “Bloody But Unbowed”, pezzo di gran peso che parte a razzo con riffoni capaci di far agitare la testa anche al metallaro più timido, un Aaron Baumoel dietro le pelli a battere come un forsennato ed un chorus epico. Non è da meno il singolo “Blame”, brano che si farà ricordare per un refrain dal forte impatto ma soprattutto per un meraviglioso break centrale che lascia spazio ad un assolo di chitarra memorabile di Jon Bodan, leader della band. “Slaves To Silicon” arriva come un macigno a colpire le nostre orecchie con riff granitici ed ottimi inserti growl, mentre “Cast Another Stone” è un altro pezzo da novanta che fa pieno centro grazie ad accelerazioni con doppia cassa ed un ritornello ancora una volta azzeccato. Tecnica ineccepibile, brani intricati ma dal forte impatto grazie ad una giusta dose di melodia sempre presente. “Bloody But Unbowed” è un lavoro da sparare a tutto volume e che riesce nel compito, tutt’altro che facile, di mettere d’accordo sia l’ascoltatore alla ricerca di un sound armonioso con refrain da canticchiare, sia chi non può prescindere da riff spaccaossa e passaggi estremi con tanto di inserti growl.

TRACKLIST

  1. Devolutionize
  2. Bloody But Unbowed
  3. Blame
  4. Slaves To Silicon
  5. Superpredator
  6. Primal Scream
  7. Ten Thousand Ways
  8. The Church Of Me
  9. Cast Another Stone
  10. Crowned In Violence
  11. Burning The Summit
  12. Desolate
  13. Insufferable (European Edition Bonus Track)
  14. Stand For Something (European Edition Bonus Track)
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