6.5
- Band: HALFORD
- Durata: 01:12:56
- Disponibile dal: 08/06/2007
- Etichetta:
- Frontiers
- Distributore: Frontiers
Spotify:
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Rob Halford è senza dubbio un artista che ha contribuito moltissimo alla crescita dell’heavy metal e gran parte di tale merito è legato alla sua invidiabilissima carriera con i Judas Priest. Ciò nonostante il “Metal God” ha saputo dire la sua anche in ambienti extra-Judas attraverso una breve militanza nei Fight ed una meglio accetta dai fan (a causa dell’approccio sicuramente più tradizionale) carriera con gli Halford. Non è un caso quindi che in questo best of siano proprio i due album usciti a nome del famoso singer a farla da padroni, mentre dal periodo Fight vengono estratte solo la potentissima “Into The Pit”, “Nailed To The Gun” e la moderna (per l’epoca) “War Of Words”. Il disco si apre con la stessa doppietta di “Resurrection” e di “Live Insurrection”, ossia la titletrack e “Made In Hell”, due buonissimi pezzi, dotati di un gran tiro e della notevole prestazione vocale di Rob. Da “Resurrection” vengono riproposte anche l’ottima “Silent Screams”, “Slow Down” e “Locked And Laded”. Trovano spazio anche diversi pezzi dal più moderno e meno canonico “Crucible” e su tutte si distinguono la pesante e cadenzatissima “Golgotha” e la lenta “Crystal”. “Screaming In The Dark” è il solo pezzo estratto da “Live Insurrection”, mentre da evidenziare la presenza di “Forgotten Generation” e “Drop Out”, due nuove canzoni di buona fattura, la prima molto classica, la seconda più incline alle produzioni più recenti dell’artista. Il disco è accompagnato da un bonus DVD con tanto di immagini live, “dietro le quinte”, i videoclip di “Made In Hell”, “Betrayal”, “In The Morning” e “Forgotten Generation”. Presenti inoltre i live video di “Silent Scream” e “Never Satisfied”. Sedici buone tracce di cui tredici rimasterizzate per l’occasione rendono “Metal God Essentials – Volume 1” una raccolta ben prodotta e confezionata ma in definitiva non molto appetibile per il fatto che si riferisce a tre soli lavori. La valutazione finale non è quindi riferita all’indubbia qualità dei pezzi qui presenti, ma più che altro all’utilità effettiva di questa uscita.