7.5
- Band: HAMMERFALL
- Durata: 00:50:29
- Disponibile dal: 06/08/2019
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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I tempi di dura carestia, coincisi con la pubblicazione di un paio di dischi sottotono (su tutti “Infected” del 2011), sono ormai un lontano ricordo per gli Hammerfall: sono riusciti infatti a ritrovare lo smalto di un tempo grazie ad chiaro ritorno di ispirazione evidenziato negli ultimi due lavori dei templari svedesi, capaci così di far risplendere la propria armatura. In particolare è stato il più recente (e convincente) “Build To Last”, pubblicato nel 2016, a riposizionare il quintetto nordico sul trono del power heavy metal europeo. Dopo tre anni intensi, caratterizzati da lunghi tour in giro per il globo terrestre, la band capitanata dal duo Cans-Dronjak è pronta a rimettersi in gioco con questo nuovo “Dominion”. Effetto sorpresa rasente allo zero, anzi la band è fedelissima come non mai al proprio sound, che prende a mani basse dagli eighties e da band come Accept e Stormwitch ma con un trademark ormai diventato personale e riconoscibile già dai primissimi secondi. Insomma tutti gli elementi che hanno reso grandi gli Hammerfall sono presenti durante le dodici tracce che compongono questo nuovo full-length. “Dominion” piazza una serie di inni metallici non indifferenti, supportati da una produzione portentosa, che tuonano forte a partire dalla title track, song che con la sua partenza riporta alla mente l’indimenticabile hit “Let The Hammerfall” (da “Legacy Of Kings” del 1998) e che possiede tutte le carte in regola per diventare un pezzo fisso nelle prossime date live della band. La priestiniana “Testify” martella con cori epici trascinando ad un headbanging assicurato mentre a seguire troviamo “(We Make) Sweden Rock”, primo singolo del disco e pezzo dedicato alla scena hard rock ed heavy metal svedese, un tributo a tutte le band che l’hanno resa grande. L’immancabile ballata arriva puntuale alla sesta traccia e prende il nome di “Second To One”, pezzo sicuramente canonico ma apprezzabile, dove Joacim può esplodere con la sua voce angelica in un’interpretazione sentita e malinconica. Il disco riparte con decisione sui ritmi elevati della power song “Scars Of A Generation” e successivamente con la riuscita “Chain Of Command”, up-tempo che cattura con un classico refrain ‘Hammerfall style’. Infine è l’efficace power ballad “And Yet I Smile” a far partire i titoli di coda di questo lavoro, con linee vocali melodiche e coinvolgenti ed un ritornello capace di incollarsi subito in testa.
Nessun compromesso, solamente tanta dedizione ed una formula ormai collaudata da anni. Probabilmente in questo “Dominion” pesa un po’ l’assenza di qualche ulteriore hit assoluta che possa aggiungersi alla titiletrack (e probabilmente a “(We Make) Sweden Rock”), ma la tracklist si conferma solida come una roccia, senza pesanti filler, mostrando qualità dall’inizio alla fine. La scorpacciata di power heavy metal è servita e assicurata con l’undicesimo disco degli Hammerfall, che fa pieno centro e non deluderà nessun seguace dei templari svedesi.