6.5
- Band: HAMMERFALL
- Durata: 00:49:36
- Disponibile dal: 01/09/2014
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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Due anni di stop e la promessa di un futuro ritorno alle origini. Questo è quanto gli Hammerfall avevano annunciato nel 2012 e che hanno cercato di portare a compimento con il nuovo album “(r)Evolution”. Quale modo migliore di puntare a tale obiettivo se non richiamare al proprio servizio il produttore Fredrik Nordstrom, che aveva lavorato ai primi due album, e il disegnatore Andreas Marschall, creatore delle prime copertine? La band di Joacim Cans e Oscar Dronjak ha fatto veramente di tutto per riproporre sul nuovo album quel sound e quell’insieme di elementi che alla fine degli anni Novanta portarono gli Hammerfall alla ribalta sulla scena metal internazionale, contribuendo notevolmente alla spinta dell’ondata power-classic che dominò quel periodo. Anche il sound e lo stile dei nuovi pezzi ovviamente si ricollegano a quanto fatto non solo sui primi due album ma potremmo anche dire sul terzo, “Renegade”; peccato però che l’ispirazione del songwriting non sia in linea con le aspettative. Sebbene infatti non manchino brani convincenti come le adrenaliniche “Hector’s Hymn” e “Wildfire”, nelle quali la band spinge sull’acceleratore dando vita ai classici up-tempo immediati e adrenalinici ai quali ci ha sempre abituato, o il melodico e diretto mid tempo “Bushido”, non mancano alcuni, forse troppi, evidenti cali di tono. Due mid tempo stantii e noiosi come “Ex-Inferis” e “Evil Incarnate” raramente li avevamo ascoltati su un disco della band svedese e anche altre tracce come la ridondante titletrack, “Tainted Metal” o la ballad “Winter Is Coming” non convincono più di tanto, apparendo prive di mordente e di quel guizzo a livello di linea vocale o riffing che le avrebbe rese decisamente migliori. Completano il quadro alcuni brani discreti come le incalzanti “We Won’t Back Down” e “Origins”, o il monolitico ma coinvolgente mid-tempo “Live Life Loud”. Se di un glorioso ritorno si parlava, certo “(r)Evolution” è sotto le attese, ma ad ogni modo, a parere di chi scrive, il disco riporta gli Hammerfall in una dimensione più consona alle proprie abilità e al proprio stile rispetto al precedente “Infected”.