HANDFUL OF HATE – Adversus

Pubblicato il 14/05/2019 da
voto
7.0
  • Band: HANDFUL OF HATE
  • Durata: 00:43:04
  • Disponibile dal: 03/05/2019
  • Etichetta:
  • Code666
  • Distributore: Audioglobe

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Dopo uno iato di ben sei anni, i toscani Handful Of Hate tornano a parlare per il tramite di un nuovo disco, il settimo, “Adversus”. La band torna dunque a macinare il proprio black metal di stampo guerresco, e lo fa con un album assolutamente possente e ben saldo sulle proprie matrici di natura scandinava, ma con una personalità e una resa ineccepibile. Se pure è vero che i Nostri seguono con convinzione la scuola svedese, in alcuni casi in maniera anche marcata, è chiaro anche che questo è quanto riesce meglio agli Handful Of Hate, e se il risultato è un album come “Adversus” a noi va benissimo così. Il platter consta di tre quarti d’ora ferini e pieni zeppi di nera materia, laddove il black metal d’assalto e riff-oriented della band raggiunge delle vette molto interessanti per quanto a dinamismo e capacità di scrittura. Le partiture sono evocative di una violenza pura e blasfema, quando non ciecamente feroci; non ci si butta a capofitto in nulla di nuovo bensì si battono sentieri sicuri ma con un’acclamata sicurezza in mezzi e capacità. Il risultato è un disco che suona familiare ma non riciclato, e sebbene sfuriate come “Severed and Reversed (Feudal Attitude)” risentano anche un po’ troppo delle proprie ispirazioni primigenie, le dieci tracce di “Adversus” hanno tutte una freccia di blasfemia da scoccare per lasciare un segno di morbosa adorazione della nera fiamma. Inutile commentare poi la prova tecnica, inappuntabile, del combo, che riversa qui quasi tre decenni di esperienza e attività. E’ sempre un piacere poter parlare bene di un disco ‘di casa nostra’, e gli Handful Of Hate a questo punto dovrebbero a tutti gli effetti essere considerati una realtà di respiro piuttosto ampio: “Adversus” dovrebbe poter piacere tanto ai veterani del black metal che alle nuove leve, per il senso di piacevole familiarità i primi, per avvicinarsi a una delle frange più forsennate del nostro genere preferito, i secondi.

TRACKLIST

  1. An Eagle Upon My Shield (Veteris Vestigia Flammae)
  2. Before Me (The Womb of Spite)
  3. Carved in Disharmony (Void and Essence)
  4. Severed and Reversed (Feudal Attitude)
  5. Down Lower (Men and Ruins)
  6. Celebrate Consume... Burn!
  7. Toward the Fallen Ones (Psalms to Discontinuity)
  8. Thorns to Redemption (Gemendo Germinat)
  9. Idols to Hung
  10. Icons with Devoured Faces
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