6.5
- Band: HANGING GARDEN
- Durata: 00:21:21
- Disponibile dal: 10/07/2016
- Etichetta:
- Lifeforce Records
- Distributore: Audioglobe
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Nuova uscita per gli Hanging Garden, ad appena un anno di distanza dalla pubblicazione dell’ultimo full-length “Blackout Whiteout”. La nuova fatica dei finlandesi è un EP registrato con l’aiuto di diversi special guest al microfono. Mikko Kotamäki (Swallow the Sun), Alexander Högbom (October Tide, Centinex, Volturyon) e Victor Wegeborn (The Moth Gatherer) si affiancano a turno al frontman Toni Toivonen per una serie di duetti pulito/growl e pulito/pulito volti, nella maggior parte dei casi, ad amplificare la componente elegiaca del sound della formazione di Helsinki. Proprio come per la precedente prova in studio, musicalmente siamo dalle parti di un flemmatico “post” metal capace, nei suoi momenti più algidi e solenni, di richiamare i Cult Of Luna e realtà a loro vicine come i Khoma. Tuttavia, non mancano mai del tutto fraseggi più orecchiabili e diretti: in questo caso, l’opener “Penumbra”, con i suoi synth in primo piano e la struttura particolarmente snella, potrebbe sembrare uscita da una ipotetica jam session fra gli Swallow The Sun e i Dark Tranquillity degli ultimi due album. Più in là nella tracklist troviamo quindi voci femminili a supporto dei vari intrecci vocali maschili e una decisa base electro-ambient (la title-track “Hereafter”), per un tripudio di sfumature che, a conti fatti, riesce ad incuriosire sino in fondo. Provando numerose soluzioni diverse e mantenendo una mentalità aperta, gli Hanging Garden sono riusciti a confezionare un EP piuttosto interessante, in grado potenzialmente di fornire loro tanti nuovi spunti su cui lavorare nell’immediato futuro. Ora sale la curiosità di sapere quale di queste formula riuscirà a farsi maggiormente largo nel songwriting per il prossimo album.