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- Band: HARDCORE SUPERSTAR
- Durata:
- Disponibile dal: //2001
- Distributore: Audioglobe
Serve molta Wodka per far assomigliare la fredda Svezia alla solare e desertica California, ma forse visto che si parla di lande calde si dovrebbe nominare la Tecquila o il Rum, ma le note non sono l’alcol e quindi gli Hardcore Superstar possono permettersi il lusso di suonare come una band a stelle e strisce, non accontentandosi, di puntare solo al mercato continentale, cosa che invece accade per molte band di altri generi prettamente europei. L’album e’ uno stupendo connubio dei classici del rock’n’roll, mischiati con maestria e con il senso vero stradaiolo, non tropo ribelle ma molto sleazy che fonda le sue origini nelle notti di L.A. e nelle scorribande di Motley crue, degli Hanoy rocks, ecco qui il link tanto cercato tra Scandinavia e California. Ruffiani, non cercano novità rispetto a “Bad Sneakers And A Pina Colada”, ma quel tanto che basta a portare nuova linfa al sound, e sono sicuro alle casse, della band, a far smuovere i sederini delle groupies di turno grazie al ritmo di song come “Not dancing, wanna know why?”, “Just another score”, “significant other” o “riding with the king”, mentre il lato dolce e tenero (può mai mancare in un rude bicker del nord?) è affidato alla scadente “Summer season’s gone” o alle effettivamente più accattivanti “Dear old fame”, che pare la canzone che Vince Neil non ha mai scritto, o forse cantato, o a “Mother’s love” con un vago sapore lounge, ma che forse ricorda troppo alcune cose dei Buckcherry, ma in fondo è solo rock’n’roll no? Nozione a parte per “Shame” forse la più bella dell’intero album lenta ma pesante quanto basta per essere un sicuro hit assieme a “Significant other”. In definitiva un album che non faticherà a vendere molto, lo meritano davvero, consigliato a tutti, non solo agli amanti del genere.