8.0
- Band: HARDLINE
- Durata: 00:49:16
- Disponibile dal: 14/10/2016
- Etichetta:
- Frontiers
- Distributore: Frontiers
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I fan li aspettavano ansiosi per una conferma dopo il bellissimo “Danger Zone”, uscito ormai nel lontano 2012, ed ecco finalmente il ritorno di Johnny Gioieli a guida della sua (forse non più) variabile truppa, gli Hardline. La grande novità per “Human Nature” è proprio questa: per la prima volta nella discografia delle melodic star Hardline la line-up non è cambiata tra un’uscita e l’altra, e questo potrebbe essere davvero la mossa azzeccata per la riuscita di questo disco, visto che comunque ad accompagnare nuovamente Gioieli e Ramos ci sono tre tra le eccellenze musicali italiane più apprezzate degli ultimi anni, ovvero Alessandro Del Vecchio, tastierista e vocalist di Edge Of Forever, Vodoo Circle, Jorn e mille altri progetti internazionali, Francesco Jovino, nientemeno che Primal Fear, U.D.O. e Sinner a curriculum, e la straordinaria bassista di Tarja, Anna Portalupi. L’intenzione per questo “Human Nature”, espressamente palesata nella biografia che accompagna il promo, è replicare la grandiosità e l’eleganza dell’esordio “Double Eclipse”, uscito ormai un quarto di secolo fa, intento davvero nobile ma oggettivamente fuori dalla portata di chiunque, anche di Gioieli stesso, visto che questo album vive in eterno grazie ad una alchimia e ad una ispirazione risalenti a davvero troppo tempo fa. Ok, non si può rifare “Double Eclipse”, ma questo “Human Nature” è comunque un grandissimo album, forse il migliore degli Hardline dal 1992. La voce di Johnny negli anni è mutata, perdendo in eleganza ed estensione ma aumentando notevolmente in potenza ed intensità, e guida al meglio la band che suona davvero alla grande. Il rock melodico degli Hardline 2016? Dannatamente potente, roccioso al limite dello sleaze quanto ricco di melodie di stampo AOR, e questo emerge da subito con l’opener “Where Will We Go From Here”, presa per mano dalla tastiera di Del Vecchio e sostenuta dal basso pulsante della Portalupi, per una hit davvero notevole. Moltissimi sono i brani degni di nota, quasi tutti a dire la verità; la bluesy “Trapped In Muddy Waters”, la dura e diretta “Nobody’s Fool” e le AOR oriented “Running On Empty” e “United We Stand”, ma anche le dolci ma non stucchevoli ballad “Human Nature” e “Take You Home”, a guidare un album oggettivamente privo di punti deboli, suonato alla grande da un grande combo e prodotto al meglio dall’eccellente Del Vecchio. Anche il rock melodico può cambiare per restare grande e gli Hardline lo dimostrano. Una delle uscite hard rock melodico dell’anno, non proprio “Double Eclipse” parte 2, ma comunque un disco memorabile.