7.0
- Band: HATE
- Durata: 00:35:59
- Disponibile dal: /10/2005
- Etichetta:
- Listenable Records
- Distributore: Audioglobe
La Polonia è sempre più avanti in campo death metal e il nuovo album degli Hate lo dimostra. Lungi da noi voler mettere questa band sullo stesso piano di Behemoth, Decapitated o Sceptic, però biogna ammettere che la qualità media delle uscite death provenienti da questa nazione è sempre più elevata. Gli Hate si erano già fatti notare un paio d’anni fa con il più che valido “Awakening Of The Liar”, ma il nuovo “Anaclasis” straccia il suo predecessore e qualsiasi cosa il combo polacco abbia prodotto in passato. Più vari, più dinamici, più ispirati e più maturi… gli Hate nel 2005 appaiono migliorati sotto ogni punto di vista e, nonostante continuino a non inventare nulla di nuovo, il loro death metal alla Deicide/Behemoth non può che risultare dalla prima all’ultima traccia egregiamente composto, nonché suonato in maniera impeccabile. Lievemente più controllato ed incentrato su midtempo rispetto ad “Awakening Of The Liar”, “Anaclasis” mette in mostra anche delle influenze industrial che non fanno altro che donare ancora più malvagità alla proposta del gruppo. Come ovvio, i nostri non ci risparmiano feroci scariche di blast beat e ripartenze velocissime, ma il pregio più grande del loro nuovo disco è senza dubbio la varietà: il quartetto non ha paura di togliere il piede dall’acceleratore, molti brani sono basati su frequenti cambi di tempo e in un paio di episodi è possibile persino rintracciare degli spunti melodici assai riusciti. “Anaclasis” rappresenta per gli Hate quello che “Zos Kia Cultus” aveva rappresentato per i connazionali Behemoth: non più solo blast beat o aggressività ad oltranza, ma canzoni articolate e colme di umori diversi. Aggiungere un ‘+’ al voto finale.