8.0
- Band: HATE ETERNAL
- Durata: 00:41:06
- Disponibile dal: 09/05/2011
- Etichetta:
- Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
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Con “Phoenix Amongst The Ashes” la mutazione per gli Hate Eternal si può finalmente dire compiuta. Dopo aver mandato segnali di cambiamento con il precedente “Fury & Flames”, Erik Rutan e soci mettono da parte ogni indugio e provano una volta per tutte a trovare un loro stile. Il risultato finale è assolutamente confortante, poichè, forse per la prima volta, la band riesce a staccarsi con una certa decisione dall’ingombrante ombra dei Morbid Angel, gettandosi in un groviglio extreme metal coltivato con grande cura e criterio. Senza dubbio la ex band di Rutan rimane il punto di riferimento numero uno per il sound degli Hate Eternal, ma nel complesso la suddetta eredità non è mai stata così contenuta. C’è dell’altro in questo nuovo album: rispetto alla tradizione, si rintracciano quasi immediatamente una propensione piuttosto netta verso ritmiche più ragionate e scorrevoli, la presenza di trame chitarristiche piene di cambi di atmosfera e alcuni importanti uncini melodici che non guastano affatto il mood comunque violento del disco, ma che, al contrario, riescono ad enfatizzare le sezioni più aggressive e la grinta delle linee vocali del frontman. Pur assestandosi su coordinate stilistiche diverse, questa evoluzione ricorda a tratti quanto fatto di recente da gruppi come Origin o Hour Of Penance: una musicalità più decisa e costante e un’attenzione maggiore nella strutturazione dei brani, soprattutto a livello ritmico. Gli Hate Eternal con “Phoenix Amongst The Ashes” riescono benissimo a fare a meno dei soliti riferimenti, risultando in un solo colpo più personali e anche decisamente più coinvolgenti. L’album “gira” con grande facilità e in campo death metal potrebbe presto rivelarsi uno degli ascolti dell’anno.