8.5
- Band: HATEFUL
- Durata: 00:38:37
- Disponibile dal: 26/09/2020
- Etichetta:
- Transcending Obscurity
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La storia degli Hateful parte da lontano, addirittura dalla fine degli anni ’90, e con passione e perseveranza ha saputo superare degli anni inziali non certo particolarmente prolifici costellati solamente da qualche demo, prima di arrivare ad oltre dieci anni dalla formazione al primo disco ufficiale dal titolo “Coils Of A Consumed Paradise”. Il debutto contiene delle tracce convincenti, che mostrano già in parte le soluzioni efficaci ed intuitive che andranno pochi anni dopo a costituire il midollo del secondo album “Epilogue Of Masquerade” e delle serie intenzioni ormai apertamente dichiarate da questa formazione italiana. Ecco quindi che ben sette anni (!!) dopo arriviamo in maniera progressiva al qui presente “Set Forever On Me”, che si pone quindi in maniera del tutto naturale come picco creativo assoluto per Daniele Lupidi ed i suoi fidati compagni di nefandezze. Smaltite infatti alcune leggere goffezze del passato, il terzetto emiliano si presenta oggi con un disco assolutamente competitivo, straripante, dotato di un carisma ed un’identità ormai strutturate in maniera del tutto personale. Quando si tratta di technical death metal, il rischio che si corre è sempre quello di incappare in qualche pubblicazione formalmente ineccepibile ma dal carente carattere espressivo, incentrata spesso più sulla perfetta esecuzione di canoni ben noti che non sulla proposizione di uno stimolo caratteristico che permetta di palesare una visione originale e diversa rispetto a quella di altre centinaia di band: questo stimolo, fortunatamente, appartiene di diritto agli Hateful e alla loro innata capacità di piegare la tecnica secondo il volere e le forme delle loro idee sbilenche e contorte, i tempi dispari e le linee vocali interrotte da ritmi e dinamiche familiari all’orecchio, ma orchestrate da questi tre musicisti con una competenza ed una passione più che considerevoli. Non manca la sfrontatezza per aprire la tracklist con due delle canzoni più feroci ed incasinate dell’intero lotto, prima di iniziare a svelare un sibillino lato più melodico e riflessivo che va via via rafforzandosi col passare dei minuti, permettendosi di iniziare a farsi strada lentamente per poi mostrarsi arcano ed istrionico proprio nel bel mezzo della tracklist, continuando ad affabulare fino alle ultime battute del disco. Varietà ed innovazione non mancano quindi, così come una scelta ponderata in sede di produzione e suoni, che unisce una concezione old-school e delle trovate molto attuali che rendono in definitiva “Set Forever On Me” un grandissimo lavoro di death metal fuori dal tempo ed eternamente ammaliante. Con questa uscita gli Hateful dimostrano competenza, rispetto per la tradizione ed una sana indole innovativa che, unita alla bellezza oggettiva dei riff e degli arrangiamenti, candida “Set Forever On Me” ad uno dei colpi di coda più clamorosi e devastanti di questo anno metallico, italiano e non solo.