HATESPHERE – New Hell

Pubblicato il 23/11/2015 da
voto
6.0
  • Band: HATESPHERE
  • Durata: 00:40:46
  • Disponibile dal: 20/11/2015
  • Etichetta:
  • Massacre Records
  • Distributore: Audioglobe

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Accogliamo a braccia aperte e pieni di speranza il nono album in studio per Pepe Hansen e soci, che sembrano aver trovato finalmente una stabilità di line-up che non si vedeva da tempo, e questa è una buona notizia. La band danese ha infatti avuto una sorta di crollo di ispirazione da quando la formazione ha iniziato a sfaldarsi, ovvero da “The Sickness Within” in poi, ad oggi ritenuto da molti probabilmente l’apice compositivo – insieme a “Ballet Of The Brute” – del gruppo. Dopo di allora, tra un cantante meteora e altri membri che sono andati e venuti, gli Hatesphere hanno perso un po’ la loro proverbiale ‘pacca’, dando alle stampe album non sempre convincenti, o comunque non all’altezza di quanto proposto in passato. “New Hell” è senza ombra di dubbio un disco che guarda al passato e lo fa, a parere di chi scrive, con una discreta nostalgia, andando a riproporre le soluzioni vincenti – soprattutto a livello compositivo – degli anni migliori. Intendiamoci, gli Hatesphere non sono mai stati dei veri e propri geni dell’innovazione, questo mai, però la peculiarità che ci è sempre piaciuta, soprattutto a noi fan di vecchia data, è la loro genuinità, il loro impeto, la loro semplice e adrenalinica voglia di correre a perdifiato a ritmo di thrash death in salsa At The Gates, con questi mid temponi galoppanti e rallentamenti da sbattere il capoccione verso il basso. Pochi elementi, essenziali, ma ben assemblati; questa era la formula vincente degli Hatesphere, ed è esattamente quello che con “New Hell” i Nostri tentano di riproporci. Ora, se non avete mai sentito un brano degli Hatesphere è indubbio intanto, in primo luogo, che dovete recuperare alla svelta, e in secondo luogo che il disco in sè non è male e quindi potete tranquillamente dargli una possibilità. Oggettivamente contiente vari degli elementi sopra menzionati e quindi funziona, sappiatelo. Il problema, o i problemi, sorgono se già conoscete i lavori migliori composti dal gruppo durante l’era Jacob Bredahl (ex vocalist della band da inizio carriera e fino al 2007). Già perchè il nuovo cantante Esben Hansen oggi, con già due album sulle spalle, ha preso ad imitare in maniera piuttosto evidente, se non addirittura spudorata il suo predecessore, specie nelle strofe e in quei frangenti così ‘vomitati’ tipici dell’ex musicista. E poi, ovviamente, ci sono i brani che compongono “New Hell”, che sulla carta magari non hanno nulla che non vada, visto che fortunatamente siamo abbastanza lontani dai periodi bui di “The Great Bludgeoning”, in cui sembrava che Pepe avesse addirittura disimparato a scrivere canzoni. Tuttavia siamo a un livello di autocitazionismo che non è proprio il massimo dell’eleganza: tra una “Lines Crossed Lives Lost” che come struttura, ripartenze e riffing è praticamente un rifacimento di “The Sickness Within” con accordi differenti e una “The Longest Haul”, che vorrebbe essere la nuova “Only The Strongest” (ovvero il pezzo cadenzato e rallentato del disco), i richiami ai fasti del passato si sprecano. Arrivando al dunque dobbiamo dire che la sufficienza è tutto sommato meritata perché i brani sono sensati, ben scritti e sostanzialmente divertenti; qualche canzone che, soprattutto in sede live, può regalare soddisfazioni c’è, come ad esempio “The Executioner”, piazzata non a caso in apertura, oppure la stessa titletrack. Tuttavia spiace riconoscere che siamo ancora piuttosto lontani dai livelli di ispirazione e di qualità dei brani degli esordi.

TRACKLIST

  1. The Executioner
  2. Lines Crossed Lives Lost
  3. Head On A Spike
  4. The Longest Haul
  5. Your Sad Existence
  6. On The Shores Of Hell
  7. New Hell
  8. Master Of Betrayal
  9. Human Cesspool
  10. The Grey Mass
5 commenti
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