HATESPHERE – Serpent Smiles And Killer Eyes

Pubblicato il 20/06/2007 da
voto
7.5
  • Band: HATESPHERE
  • Durata: 00:40:51
  • Disponibile dal: 17/06/2007
  • Etichetta:
  • SPV Records
  • Distributore: Audioglobe

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Chiariamo subito le cose. Questo disco spacca. E’ tosto, pesante, vario, contiene tutti gli elementi per far girare la capoccia su e giù finché il collo non comincerà a dolerne. Cosa c’è che non va, vi chiederete allora? E’ che gli Hatesphere propongono più o meno la stessa solfa album dopo album. E quindi dopo l’ottimo “The Sickness Within” arriva questo “Serpent Smiles And Killer Eyes”, che sostanzialmente ribadisce le ottime capacità compositive della band senza però innovarsi o mutare di una virgola la propria proposta. Non è un male, direte voi. E infatti il disco è buono e il voto pure. La miscela è sempre la solita: thrash metal dagli ottimi e puliti suoni, ogni tanto qualche parte death e la voce, splendida, di Jacob Bredahl, cantante anche dei nostrani Allhelluja. Le canzoni? Belle! I quattro colpi sul tom di “Lies And Deceit” sono proprio le percussioni che poi troveremo nel resto del disco; il pezzo è sostenuto e gode di numerosi cambi di ritmo, tutti su riff graffianti e ripetuti. Subito dopo “The Slain”: il ritmo rallenta per lasciare il campo ad un’ottima e versatile prova vocale del cantante. “Damned Below Judas” è una song veloce con il cantato molto brutale ma con un ritornello poggiato su un riff molto pesante che fa da preludio a una ripartenza fulminante. “Drinking With The King Of The Dead” è una canzone dal ritmo lento e persistente, il classico pezzo che vi farà girare la testa senza sosta alcuna; riff portante pesantissimo. “Forever War” (song per la quale la band ha girato un curioso e anomalo video) è la classica song Hatesphere: riff iniziale veloce e poi via di thrash metal; un riff più lento consente di tirare il fiato prima della ripartenza finale, per una song veloce e d’impatto. “Feeding The Demons” è una canzone che parte lenta e gioca molto sulle linee vocali del singer, protagonista assoluto. La successiva “Floating” è una traccia veloce con una doppia cassa martellante del batterista, mentre “Let Them Hate” è una canzone lenta, poggiata sulle trame chitarristiche e sull’incedere pesante delle parti di batteria. Chiude il disco “Absolution”, che inizia tutta allegra e sostenuta salvo poi rallentare e terminare con una parte di tastiera che è una novità per la band danese. Disco tosto, godibilissimo e molto vario, questa band è una realtà affermata. Non aggiunge niente di nuovo ma quello che fa lo fa bene.

TRACKLIST

  1. Lies And Deceit
  2. The Slain
  3. Damned Below Judas
  4. Drinking With The King Of The Dead
  5. Forever War
  6. Feeding The Demons
  7. Floating
  8. Let Them Hate
  9. Absolution
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