HEIDRA – To Hell Or Kingdom Come

Pubblicato il 15/04/2022 da
voto
7.5
  • Band: HEIDRA
  • Durata: 00:51:39
  • Disponibile dal: 08/04/2022
  • Etichetta:
  • Mighty Music

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La sensazione è che se questo disco fosse stato rilasciato vent’anni fa sarebbe diventato un piccolo classico o un cult dell’epoca: il sostrato melo-death, le grandi aperture vocali vicine al power metal, l’epicità di fondo che crea un mood viking e battagliero… Tutto avrebbe contribuito a convogliare le migliori sonorità che all’epoca avevano la meglio tra il pubblico metal. Questo non per derubricare “To Hell Or Kingdom Come” a un mero lavoro passatista, ma per sottolineare come gli amanti di un certo tipo di musica possano ascoltare ancora oggi un progetto serio come quello degli Heidra.
Giunti al terzo album, i danesi realizzano un lavoro molto valido. Derivativo nella giusta quantità (ma mai eccessivamente citazionista), devoto alle lezioni di Ensiferum e Moonsorrow da un lato, ma anche ai primi In Flames e Dark Tranquillity, con la peculiarità di un massiccio utilizzo della melodia e della compattezza negli arrangiamenti – aspetto, quest’ultimo, che li avvicina a un certo power più aggressivo e ‘testosteronico’ d’oltreoceano, come quello di Iced Earth e Savatage. Brani come “Duks” e “Wolfborn Rising” rimangono impressi nella testa per giorni, complici dei ritornelli che magari non spiccano per originalità, ma che senz’altro creano un forte impatto nell’ascoltatore – anche laddove si rischia, come nell’opener “Retribution’s Dawn che a un certo punto vira verso la dimensione di una power ballad spiazzante ma miracolosamente equilibrata.
Ogni brano sembra composto con desiderio di incidere emotivamente in chi ascolta, e composto con energia e passione: sarebbe sufficiente questo per promuovere convintamente “To Hell Or Kingdom Come”, in un momento storico in cui troppi sono gli album studiati a tavolino e che finiscono per risultare asettici e impalpabili. Gli Heidra forse non propongono nulla di davvero buono, i temi che utilizzano sono abusatissimi, in certi momenti sfiorano le rive del kitsch: ma questo è un album che si ha voglia di ascoltare e riascoltare, perché piacevole e coinvolgente, potente e genuino. Specialmente un disco dove non si teme la mescolazione dei generi e dove non si mira a una qualche complicata ricercatezza: nove canzoni (più intro) ‘quadrate’ (con un lieve calo verso la fine del lotto e un vistoso inciampo che è “Cloaks And Daggers”), dove varie forme di metal puro convogliano con grande efficacia.

TRACKLIST

  1. The Beginning And The End
  2. Retribution's Dawn
  3. Dusk
  4. The Rebirth
  5. Wolfborn Rising
  6. Fall Of The Fey
  7. To Hell Or Kingdom Come
  8. Ancient Gates
  9. Cloaks And Daggers
  10. Two Kings
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