HEIMDALL – Hephaestus

Pubblicato il 22/08/2023 da
voto
8.0
  • Band: HEIMDALL
  • Durata: 00:41:12
  • Disponibile dal: 25/08/2023
  • Etichetta:
  • Pride & Joy Music

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Forse ai più il nome Heimdall potrebbe non dire molto, ma la band italiana, attiva fin dal 1994, è stata una delle poche in grado di dare risalto alla scena metal del Sud Italia con dischi che hanno scritto la storia dell’epic-power metal tricolore, come “Lord Of The Sky”, splendido debutto datato 1998, e poco più tardi con il riuscitissimo “The Temple Of Theil ” del 1999, ma senza dimenticare le produzioni più recenti, come l’ultimo “Aeneid” che venne pubblicato ormai ben dieci anni fa.
Fabio e Nicolas Calluori, rispettivamente chitarrista e batterista della band, hanno forgiato fin da subito un sound possente, epico, melodico e ricco di pathos, che si ripresenta con questo nuovo disco in studio intitolato “Hephaestus”, per il quale il gruppo ha gettato le basi già nel 2018, lavorandoci lungamente ed entrando in studio due anni più tardi per iniziare la fase di registrazione.
Ci pensa la possente title-track a rompere il ghiaccio con riff decisi ed un coro portentoso capace di far vibrare le pareti della stanza. Le chitarre si intrecciano e indicano la via coadiuvate dalle note imponenti suonate dal basso di Franco Amoroso. La tumultuosa “Masquerade” segue a rotta di collo, ma è con l’irruenza di stampo power-heavy di “King” che l’ascolto si esalta, spinto dalla batteria vigorosa suonata da Nicolas Calluori e dalle note sparate a tutta velocità sulle sei corde della chitarra imbracciata da Carmelo Claps. Le tastiere si fanno più presenti mantenendo sempre però un ruolo marginale e restando al servizio della musica. “The Runes” è un altro momento topico all’interno dell’ascolto: cori epici si alzano accompagnati da riff stoppati e tastiere sviluppando così un brano solenne che esplode su un refrain entusiasmante. L’eroica e malinconica ballata “Till The End Of Time” è da applausi grazie anche all’interpretazione vocale del bravo Gandolf Ferro, a suo agio sia nelle parti più energiche che nei momenti maggiormente intimi e intensi. E se parliamo di passaggi vigorosi, non si può non soffermarsi sulla possente “Power”, brano che scorre via con ritmi esplosivi dettati dalle note che viaggiano rapide sulla chitarra solista, accompagnando fino ad un ritornello Manowar-style tutto da cantare. I riff aggressivi di Fabio Calluori sono la base portante sulla quale può viaggiare lesto ancora una volta il bravo Carmelo, incendiando la partenza dell’inno metallico che risponde al nome di “We Are One”, per poi avvicinarsi senza alcuna esitazione alla conclusione con la tiratissima “Spellcaster”, altro brano ricco di energia.
Otto inni power-heavy forgiati nel metallo più epico ai quali si aggiunge in chiusura la cover “The Show Must Go On” dei Queen – qui riproposta in una riuscita versione più massiccia e metallica – per un ascolto compatto e capace di penetrare fino in fondo già dalle primissime battute. E anche stavolta gli Heimdall si confermano band di assoluta qualità!

TRACKLIST

  1. Hephaestus
  2. Masquerade
  3. King
  4. The Runes
  5. Till The End Of Time
  6. Power
  7. We Are One
  8. Spellcaster
  9. The Show Must Go On
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