HELGA – Wrapped In Mist

Pubblicato il 28/11/2023 da
voto
7.5
  • Band: HELGA
  • Durata: 00:46:04
  • Disponibile dal: 24/11/2023
  • Etichetta:
  • Season Of Mist

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Nata e cresciuta in Svezia, ma trasferitasi nel 2019 in terra d’Albione, Helga sembra rappresentare la risposta della Season Of Mist a un progetto come Myrkur, nonché un tassello complementare al suono di Alcest e Sylvaine, questi ultimi già sotto l’egida dell’etichetta francese.
Prima però di bollare “Wrapped In Mist” come una mera copia dei suddetti progetti musicali, è bene specificare che i quarantasei minuti del disco esprimono uno spettro di suoni e atmosfere decisamente ampio, pur mantenendo una coerenza stilistica di fondo invidiabile.
La base di partenza per il suono di Helga è quella di un folk etereo e di matrice nordica, al quale si aggiungono progressivamente influenze varie che vanno dal black metal al pop, passando per accenti progressivi e momenti più puramente acustici. Sebbene la bellezza delle linee vocali dell’artista svedese sia ben piantata nella tradizione scandinava, la costruzione musicale attorno ad esse ne arricchisce ulteriormente le dinamiche, utilizzando elementi metal/rock senza che nessuno di questi prenda mai il sopravvento. Per rendere meglio l’idea: sentiamo spesso parlare di metal con influenze folk, ma quello che esce dai solchi di “Wrapped In Mist” è catalogabile più come musica folk con influenze metal.
Ciò è palese sin dalle note della traccia di apertura “Skogen Mumlar”, tanto delicata e tradizionalista nella voce, quanto pesante e moderna nell’utilizzo di chitarre elettriche e pattern di batteria dispari dal sapore progressive, il tutto mantenendo un mood organico e naturale. Sullo stesso livello la successiva “Burden”, che amplifica ulteriormente gli elementi progressivi mantenendo quel feeling corale e bucolico caratteristico di tutto il lavoro, per finire in un bellissima coda degna dei migliori Alcest.
“Water” si veste di una vena pop vicina al suono dei Kalandra, mentre la splendida “If Death Comes Now” fonde shoegaze e ritmiche alla Leprous, traghettando l’atmosfera sui territori più cupi di “Farväl”, il momento più nero del disco. Melodie generalmente più inquietanti e dal sapore quasi occulto, scream laceranti e accelerate black metal rendono il brano un momento chiave per comprendere l’eterogenea coerenza di “Wrapped In Mist”.
“Alive Again” mescola il folk rituale con il post-rock/indie di Daughter, mentre “Vast and Wild” ci riporta sui lidi di una Myrkur più pop, senza però perdere di vista le radici più primitive del suono folk.
“Som En Trumma” invece non nasconde per nulla le influenze di Alcest e Sylvaine e rappresenta uno dei picchi dell’intero disco, brillando però di luce propria con un approccio vocale quasi sciamanico, vicino all’intensità degli Heilung. C’è ancora spazio per la lunga title-track, dove compaiono per la prima volta chitarre acustiche che si alternano agli innesti elettrici della parte centrale, in un mutare continuo di dinamiche e mood.
“Wrapped In Mist” rappresenta dunque una piacevolissima sorpresa, un debutto affascinante che, pur partendo da stilemi e suoni già ampiamente esplorati, conserva una originalità e una freschezza invidiabili, al servizio di un’esperienza musicale emozionante e in alcuni punti toccante. Un ascolto estremamente consigliato, a prescindere dal proprio gusto musicale.

TRACKLIST

  1. Skogen Mumlar
  2. Burden
  3. Water
  4. If Death Comes Now
  5. Farväl
  6. Alive Again
  7. Vast And Wild
  8. Som En Trumma
  9. Mountain Song
  10. Wrapped in Mist
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