7.0
- Band: HELL IN THE CLUB
- Durata: 00:24:43
- Disponibile dal: 18/03/2022
- Etichetta:
- Frontiers
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Sembra ieri e invece sono già trascorsi oltre dieci anni dal debutto in casa Hell In The Club con quel “Let The Games Begin” che accese la fiamma di una delle band più scoppiettanti degli ultimi anni all’interno dell’intera scena legata all’hard rock più energico e spensierato. In attesa di un nuovo full-length che è in lavorazione, la band italiana si presenta con un EP – originariamente previsto per lo scorso anno ma ritardato a causa della pandemia – per festeggiare questa prima decade della propria carriera. “Kamikaze – 10 Years In The Slums” contiene quindi solamente cinque tracce: un paio di pezzi nuovi di zecca, due cover ed un brano ripescato dall’esordio e qui rivisitato.
“Kamikaze” apre lo show con bei riffoni che spalancano la via al classico cantato di Dave che, in compagnia di qualche coretto, sprigiona tutta la melodia che caratterizza il sound della band fino ad un ritornello possente. Subito di impatto la successiva “10 Years In The Slums”, che non esita un attimo spingendo immediatamente l’ascolto su ritmi medio-alti e giocando bene e con esperienza sulle voci arrivando ad un refrain altamente canticchiabile.
“He’s Back (The Man Behind The Mask)”, pezzo di Alice Cooper, viene ben riproposto in una versione più moderna e corposa mentre “Chainsaw Charlie”, pescata da “The Crimson Idol”, storico album dei W.A.S.P., viene rivista in chiave Hell In The Club con un impatto ancor più spumeggiante e di chiaro stampo hard rock. A chiudere, troviamo una nuova versione di “In Your Eyes”, canzone che originariamente fungeva da bonus track all’interno della versione giapponese di “Let The Games Begin”, qui riproposta come ballata acustica ed orchestrale capace di trasmettere un buon impatto emotivo.
“Kamikaze – 10 Years In The Slums” è una parentesi interessante all’interno della carriera degli Hell In The Club; un prodotto indirizzato principalmente a chi è già fan della band italiana ma che potrebbe anche fungere, perchè no, come disco apripista per chi vuole avvicinarsi per la prima volta all’hard rock intenso, potente e spassoso del gruppo tricolore.