7.0
- Band: HELL MILITIA
- Durata: 00:44:17
- Disponibile dal: 18/03/2022
- Etichetta:
- Season Of Mist
Spotify:
Apple Music:
I parigini Hell Militia, fautori di un feroce ‘necro-black metal’, dopo un buco temporale decennale ritornano in pista più agguerriti che mai e finalmente davvero convincenti. Le influenze musicali di riferimento sono rimaste sempre le stesse, racchiuse essenzialmente tra i Marduk ed alcuni lavori dei Darkthrone, la differenza è che stavolta i Nostri sembrano maturati e sono stati capaci di dare un’impronta sufficientemente personale al nuovo “Hollow Void”. L’originalità manca volutamente nei lavori di questa formazione, ma almeno un certo trademark è presente, senza però che la band sia universalmente riconoscibile all’interno del vasto e popolato universo black metal. L’unico, vero, tocco distintivo del gruppo è quello ‘necro’ che affiora anche sulla nuova release, sebbene questo elemento non sia mai troppo marcato: per il combo parigino, trainato ormai da vent’anni dal duo Dave Terror e Arkdaemon, questo concetto musicale è piuttosto personale e sembra circoscritto alla creazione di velate atmosfere fredde ammantate da un tocco lugubre e marcescente, indipendentemente dal fatto che i ritmi musicali in quei frangenti siano tiratissimi o cadenzati. Un punto di forza del nuovo lavoro è sicuramente la produzione perfetta, talmente gelida che getta un’ombra macabra su alcune parti, soprattutto quelle cadenzate come ad esempio in “Within The Maze”, di “Hollow Void”. I brani scorrono più fluidamente rispetto al passato e alcuni tentativi di creare tensione, grazie a cambi di tempo o riff meno convenzionali, hanno la loro efficacia come sulla titletrack, tutt’altro che scontata. Il sound della produzione è più appiattito e per questo si dimostra anche più compatto rispetto ad esempio all’album precedente, dove la profondità era sicuramente maggiore e dava spessore in particolar modo alle molte parti violente e veloci. Anche la qualità dei brani su questa nuova release è più livellata rispetto ad esempio ai brani presenti sul CD “Jacob’s Ladder”, dove la titletrack ed un paio di altri capitoli si ergevano sugli altri episodi: infatti su “Hollow Void” non ci sono delle vere e proprie hit, ma il livello generale è leggermente più elevato. Ad ogni modo dopo dieci anni di inattività ed un passato discografico non proprio memorabile, non era facile per gli Hell Militia dare una prova di forza così convincente e quantomeno al pari di quanto pubblicato sinora. Se li avete seguiti negli anni passati, non abbandonateli proprio sul più bello: se lo meritano.