7.0
- Band: HELL OBELISCO
- Durata: 00:28:25
- Disponibile dal: 20/03/2020
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A due anni dall’uscita del loro debut album, “Swamp Wizard Rises”, i bolognesi Hell Obelisco tornano a far parlare di sé con un EP indipendente che risulta perfetto per accorciare le attese per un prossimo disco. Cinque brani per poco meno di trenta minuti che ci suggeriscono quanto la band si sia tenuta attiva nel periodo successivo al primo full-length, visto che i brani suonano freschi e di buona fattura, costruiti all’interno di un flusso di idee che sembrano attive e non intenzionate a mostrare il fianco, anzi. Il suono di riferimento resta quello che già associamo ai quattro, uno sludge fangoso e asfissiante, forse ancora più soffocante in queste nuove quattro tracce (essendo la quinta una personale cover di “Sharp Dressed Man” degli ZZ Top), e al di là di tutto traspare come gli Hell Obelisco si siano divertiti non poco nella registrazione di “Cyclopian”; del resto un brano come “Rotten Beauty Contest” non nasconde, all’ombra delle sue pur pachidermiche sembianze, una certa soglia di divertissement. Ciò non vuol dire, dunque, che siamo di fronte ad un lavoro ‘leggero’ o fatto tanto per far girare il nome: i pezzi sono pesantissimi e vibranti, e si può apprezzare una più che discreta attenzione alla sezione tecnica, con suoni ipercompressi e ben studiati per essere restituiti nel modo più opprimente possibile, e la produzione fa un ottimo lavoro nel risultare ben calibrata nelle impressioni che il gruppo vuole dare di sé, tra vorticosi riff southern e attacchi come quello di “Bleeding Ground”, in grado di dare un’impronta personale (che agli Hell Obelisco non manca) all’interno di stilemi ben chiari a tutti. Resta un genere talmente basico, essenziale, da vecchio bar che puzza di liquori caduti sul pavimento, che se ben suonato non può davvero non piacere: per fortuna di tutti questo è il caso.