HELL OBELISCO – Swamp Wizard Rises

Pubblicato il 18/03/2018 da
voto
7.0
  • Band: HELL OBELISCO
  • Durata: 00:40:48
  • Disponibile dal: 23/03/2018
  • Etichetta:
  • Argonauta Records
  • Distributore: Goodfellas

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I suoni di “Swamp Wizard Rises” sono morbosi, di quelli che sembrano davvero uscire da una palude di acquaccia marrone apparentemente placida ma, invece, piena di invisibili insidie. Fango nel quale un passo falso può rivelarsi fatale, le caviglie che affondano inabili al movimento, ogni tentativo di uscita utile soltanto ad affondare più velocemente, e intanto vagiti attorno a noi, occhi che spuntano dalla melma, panico, mentre la forza che ci risucchia è sempre più evidente. Questa poetica introduzione cerca di restituire, e non ce la fa, un minimo delle sensazioni che il nuovo e primo full length degli Hell Obelisco porge alle orecchie del fortunato ascoltatore. Una quarantina di minuti pregni di depravazione, marcio e schifo, o più dettagliatamente, di uno heavy sludge suonato coi controcazzi da gente che gli strumenti sa come usarli per bene. La band racchiude teste e braccia con esperienze decennali che son passate tra formazioni, per dirne un paio, quali Schizo, Monumentum, Addiction, Evilgroove, e che hanno attirato le attenzioni di Argonauta con la loro proposta che si districa, pur nelle sue inclinazioni a stelle e strisce, tra diverse correnti che gravitano attorno allo stoner, all’hard rock da barba lunga e qualche passaggio tendente al doom. Il risultato non può prescindere dal bagaglio dei Nostri e, di fatto, “Swamp Wizard Rises” ha un tiro della madonna e può vantare alcuni momenti davvero sorprendenti: vedasi la killer track “Biting Killing Machine”, che vede la partecipazione di Carmelo Orlando dei Novembre, “Teenage Mammoth Club”, “Voodoo Alligator Blood” – anch’essa con una collaborazione, qui di Tony J.J. dei Transport League – e la conclusiva “Black Desert Doom”. Il disco, in generale, tiene alta l’attenzione per tutta la sua durata. Tra qualche accelerazione, qualche campanaccio e qualche pachidermico atterrimento in cui i ritmi rallentano ma la ‘grassezza’ e l’effetto droga vanno ad ingigantirsi esponenzialmente, “Swamp Wizard Rises” non è esente da una certa dose di divertimento che traspare tra le trame della marziale compattezza delle composizioni, cosa che dona all’ascolto un senso di freschezza ad un’uscita che farà felici molti sostenitori di suoni tanto lisergici quanto pragmatici e dritti al punto.

TRACKLIST

  1. Voodoo Alligator Blood
  2. Teenage Mammoth Club
  3. Escaping Devil Bullets
  4. Earth Rage Apocalypse
  5. Biting Killing Machine
  6. Death Moloch Rising
  7. Dead Dawn Duel
  8. High Speed Demon
  9. Black Desert Doom
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