7.0
- Band: HELLSTORM
- Durata: 00:42:46
- Disponibile dal: 01/11/2012
- Etichetta:
- Punishment 18 Records
- Distributore: Andromeda
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Escluso l’EP “Corpsehunters”, gli Hellstorm hanno fatto attendere ben nove anni prima di dar seguito al loro full length di debutto, “The Legion Of The Storm”. Quasi due lustri in cui il quartetto milanese ha vissuto intensamente nella scena underground, sputando sangue sui palchi e preparando il qui presente ritorno “Into The Mouth Of The Dead Reign”. Per chi non conoscesse il gruppo, il sound è figlio del thrash metal old school più irruento di primi Kreator, Sodom e Necrodeath con sprazzi di death metal che rendono il songwriting più estremo rispetto a quanto proposto dalla maggioranza delle formazioni thrash venute a galla nell’ultimo decennio. Nel disco, ben prodotto sia nei suoni, sia nell’artwork e ispirato ai film horror di G.A. Romero, si alternano episodi tirati e diretti ad altri meno veloci e più ricchi di oscuri mid tempo. La caratteristica che accomuna tutte le tracce è ad ogni modo il senso di gelida cattiveria che il guitar work e soprattutto il growl maligno del frontman Hurricane Master sono in grado di trasmettere all’ascoltatore, il tutto condito da un ispirato solismo del chitarrista Hypnos. Tra i brani migliori oltre alla aggressiva opener “Dead Walk” con il suo riffing ridondante e una buona successione di stacchi e cambi di tempo che rendono il brano vario e longevo, la martellante “Corpsehunters” con il suo riff cadenzato dal notevole tiro, la pesante titletrack a tratti quasi doom e la più veloce e serratissima “Fast, Evil & Raging”. Quello che non ha invece convinto molto il sottoscritto è una certa scarsità di episodi immediati che colpiscano anche ai primi ascolti. Il sound del gruppo sembra essere volutamente lontano da soluzioni di facile presa e questo in un certo senso è anche un merito, ma in certi frangenti, soprattutto a centro tracklist, i pezzi e in particolare le loro linee vocali faticano a catturare l’attenzione. Chi ad ogni modo sta seguendo la nuova scena thrash e soprattutto l’underground italiano, non può lasciarsi scappare “Into The Mouth Of The Dead Reign”, una buona dose di thrash metal estremo, sinistro e agli antipodi dell’innovazione o del modernismo.