HERZOG – Furnace

Pubblicato il 23/11/2023 da
voto
7.0
  • Band: HERZOG
  • Durata: 00:39:53
  • Disponibile dal: 24/11/2023
  • Etichetta:
  • Amor Fati Productions

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Non si hanno molte informazioni riguardo gli Herzog, progetto belga che, sebbene sia nato anni fa, pubblica solo ora il proprio debutto per la Amor Fati Productions.
Fondati da Ãsgeir Amort e presi sotto l’ala protettrice da un sempre iperattivo Déhà (Slow e Wolvennest, giusto per citare due tra i suoi innumerevoli progetti), gli Herzog con questo “Furnace” esplorano i lidi di un black metal depressivo, imbastardito da qualche elemento death metal.
Il suono che esce dai brani del disco è grezzo, gelido e in linea con le cose più intellegibili e meno nichiliste di Xasthur e Leviathan, in cui il muro di chitarre taglienti è sorretto da una batteria semplice ma efficace, che rende il disco sì derivativo, ma comunque godibile.
I riff disegnano spesso melodie circolari, come in “Acheminement” o nella disturbante “All Rites”, in cui una cavernosa voce death metal risuona in un vortice di riverberi e blast-beat. “Oath of Weakness” imbastardisce le tinte depressive con riff più classicamente death, mentre “Melted Tesseract” risuona di vaghi inserti psichedelici, specie nell’uso dei synth, in cui si sente l’esperienza di Déhà con i Wolvennest.
La sensazione é che, sebbene gli Herzog si muovano ancora su territori classicamente black metal, ci sia continuamente la tendenza ad inserire timidi elementi esterni, a volte ad un livello quasi subliminale. Alcuni riff o certi blast-beat sembrano infatti uscire da un disco di death metal old school, come ad esempio nella affascinante “The Oath Of I”, con le sue armonie di chitarra ossessive e allo stesso tempo melodiche, sorrette da passaggi dal mood quasi catacombale, per quello che concerne le ritmiche di batteria.
Un discorso a parte meritano poi i nove minuti scarsi della lunga “The Craftsmen”, il brano sicuramente più interessante dell’intero lavoro, dotata di una struttura in continuo movimento e di un’atmosfera desolante e sulfurea. La prima metà si muove infatti su tempi lentissimi e parti di chitarra che intrecciano arpeggi dal sapore doom e riff depressive, prima di sfociare in una feroce accelerazione in cui il tutto si trasforma in una corsa solenne ed epica che piacerà di sicuro ai fan di una band come i Mgła.
Possiamo dunque affermare che questo “Furnace”, sebbene con le sue radici ancora ben piantate in un sound abbastanza standardizzato, suoni quasi come anticipazione per una potenziale evoluzione verso territori più personali, grazie a timide scelte stilistiche che ne ampliano lo spettro comunicativo e sonoro. La strada verso un qualcosa di interessante è potenzialmente tracciata, resta solo da vedere se ci sarà abbastanza coraggio per poterla intraprendere.

 

TRACKLIST

  1. Loss of Utopia
  2. Acheminement
  3. Melted Tesseract
  4. Oath of Weakness
  5. The Craftsmen
  6. All Rites
  7. Oath of I
  8. Oath of Us
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